Lunedì 7 Ottobre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Manifestazioni, altro corteo vietato: “Chi va in piazza rispetti le leggi”

Il sottosegretario all’Interno, Molteni: “Più permessi che nel 2023”. Oggi nella Capitale sit-in non autorizzato contro il Cybertech Europe

Roma, 8 ottobre 2024 – “Manifestare va benissimo. Questo è un governo che l’ha sempre consentito perché protestare è sacrosanto, dissentire è giusto ed è anche un diritto costituzionale, ma il tutto deve avvenire in un perimetro di legalità. Senza che si trasformi in atti di guerriglia urbana ai danni degli operatori di polizia”. Così Nicola Molteni, deputato leghista, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno nei governi Conte I, Draghi e attualmente del governo Meloni.

Il sottosegretario di Stato all'Interno, Nicola Molteni
Il sottosegretario di Stato all'Interno, Nicola Molteni

Onorevole Molteni, oggi a Roma ci sarà un’altra manifestazione non autorizzata come quella di sabato (la protesta contro il Cybertech Europe). Dunque ha senso vietarle?

“Il ministero ha vietato la manifestazione di sabato a Roma perché, come prevede la norma, è possibile vietare una manifestazione quando ci sono fatti ed evidenze che denotano possibili rischi per la sicurezza. Quello che è poi successo in piazza a Piramide ne è stata la grande rappresentazione plastica, la riprova che il questore ha fatto bene a vietarla. Ci sono 34 uomini e donne in divisa che son finiti al pronto soccorso, c’è un vice funzionario con il bacino rotto e ben 45 giorni di prognosi. Che c’entra questo con una libera manifestazione del pensiero? Nulla. Sono atti di guerriglia, di teppismo, di criminalità nei confronti dei cittadini e degli operatori delle forze di polizia, che hanno ancora una volta dimostrato grande professionalità e grande equilibrio. Perché le nostre forze di polizia lavorano per garantire a tutti i i diritti e la sicurezza. E anche la libertà di manifestare civilmente e pacificamente”.

È in arrivo una stretta sulle autorizzazioni?

“Ma quale stretta. Quest’anno sono state autorizzate circa 9.500 manifestazioni, rispetto alle 8.000 dello stesso periodo del 2023. Quindi il diritto è assolutamente garantito, e non c’è alcuna intenzione di negarlo per il futuro. La stretta ci sarà solo contro i violenti, grazie al ddl sicurezza in discussione in Parlamento, che io difendo a spada tratta. Serve, perchè ci sono state quest’anno 4.200 aggressioni alle forze di polizia ed è un dato inaccettabile”.

Con quali misure interverrete?

“Vorrei citare la possibilità di poter utilizzare le bodycam sugli operatori di polizia che operano in piazza: è uno strumento di verità, trasparenza e deterrenza, perché mostra con chiarezza chi ha fatto cosa: gli operatori delle forze dell’ordine non vogliono mica nascondere il loro operato. E poi c’è l’aggravante per i reati di resistenza, minaccia e violenza a pubblica ufficiale. E prevediamo l’arresto differito nelle 48 ore. E mettiamo una aggravante per i reati di danneggiamento che avvengono durante le manifestazioni. E pure una aggravante per chi, con violenza o con minacce nei confronti delle forze di polizia, impedisce la realizzazione delle opere pubbliche e quanto successo sabato notte nel cantiere della Tav è l’ennesima dimostrazione che serviva fare qualcosa anche su questo fronte. Tutto questo, ripeto, non c’entra nulla con la limitazione del diritto di manifestare”.

Temete un autunno caldo?

“È evidente che le crisi internazionali che si stanno verificando, in particolare quella in Medio Oriente, stanno aumentano la mobilitazione. Ma io faccio totale affidamento nella professionalità delle forze di polizia e faccio appello al senso di responsabilità di chi manifesta: rispettate le regole. Se si manifesta nel rispetto delle regole, nessuno deve temere nulla, è solo democrazia”.