Roma, 14 dicembre 2024 - Corteo oggi a Roma contro il ddl sicurezza e il governo. "Oggi a Roma c'è il sole. Siamo tantissimi, più di 250 realtà. Siamo circa cinquantamila, un fiume di persone", ha detto Simona Biffignandi della rete 'A pieno regime' che ha promosso il corteo a cui hanno aderito circa 250 realtà associative. Partito da piazzale del Verano, il corteo arriverà in piazza del Popolo.
In piazza anche Valerio Mastandrea, Elio Germano, Michele Riondino e Zerocalcare. "Cosa mi ha spinto a venire in piazza? Un po' tutto, sono decreti pericolosi", ha detto Mastandrea.
Anche la guerra ha fatto irruzione nella manifestazione: alcuni studenti pro Pal hanno danneggiato un punto vendita del supermercato Carrefour di viale Regina Margherita lanciando petardi contro la vetrina e scrivendo “assassini”. Secondo i manifestanti pro palestinesi, infatti, la catena di supermercati francesi sostiene l'esercito di occupazione israeliano, fornendo razioni alimentari ai soldati.
“A pieno regime contro il ddl Paura", è scritto in uno striscione del corteo contro il decreto sicurezza. E dietro un grande manifesto con l'immagine dipinta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che bacia un fascista. Tanti i cartelli e gli striscioni: "Dittatura senza democrazia, senza libertà, senza sicurezza", uno di questi. "La repressione serve solo a rinforzare e unire le oppressioni. No ddl paura", il grande manifesto sul camion che apre il corteo: "Se voi fate il fascismo, noi seminiamo resistenza: no ddl paura".
Tra le bandiere che sventolano quelle della Cgil, di Arci, dei Cobas, e della Palestina. Al corteo che arriverà a piazza del Popolo hanno aderito Cgil, Anpi, Arci. Dei partiti Avs, Pd, M5s, Rifondazione. E anche movimenti per i migranti, come la rete No Cpr, i movimenti per la Casa, gli ambientalisti, gli antiproibizionisti, compresa la filiera produttiva della cannabis light, Libera dalle mafie, le realtà Lgbtqi+.
"Abbiamo occupato la facoltà di Lettere alla Sapienza per un percorso che stiamo costruendo con tutte le altre università d'Italia contro il ddl sicurezza, che noi abbiamo rinominato 'ddl paura', ha affermato Tommaso, studente di sociologia dell'Università Sapienza, e nei collettivi aderenti alla Rete 'no' ddl sicurezza che ieri sera hanno occupato la facoltà di Lettere e che ora si sono uniti alla manifestazione.
"Oggi in piazza tantissimi e tantissime contro un ddl della paura, contro una destra che ha come obiettivo quello di cancellare i diritti di libertà e il diritto al dissenso. Contro questo progetto noi ci siamo e li contrasteremo. Si fermino dalle parti del governo e della sua maggioranza", ha affermato Nicola Fratoianni di Avs arrivando al corteo.
"Oggi siamo qui in piazza con tutto il Movimento per manifestare anche noi contro una lettura del bisogno di sicurezza che è completamente deformata. I cittadini quando parlano di sicurezza non chiedono di reprimere il dissenso politico, non chiedono di reprimere la resistenza passiva, non chiedono il bavaglio sempre più stretto per i giornalisti. Chiedono invece di poter uscire la sera e di poter tornare a casa anche a tarda sera, chiedono di poter uscire di giorno senza essere assaliti da scippi, rapine e furti, chiedono di poter stare nelle strade in sicurezza in tutti i quartieri. Quindi è un concetto completamente sbagliato. Questo decreto sicurezza è completamente reazionario e lo respingiamo nel modo più assoluto", le parole di Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, a margine del corteo. "Non puoi reprimere il dissenso politico dopo che hai preso tu, Meloni, i voti per la fiducia dicendo 'quando i giovani e i cittadini manifesteranno per strada io sarò con loro perché ricorderò quello che ho fatto io'. E poi - ha aggiunto - non puoi pensare di reprimere qualcuno e addirittura perché ostacola un progetto di infrastruttura importante deve andare in galera. E poi è normale che i giornalisti se pubblicano stralci di una ordinanza di un provvedimento del giudice vanno in galera?".
Intanto, Elly Schlein ha rivendicato il diritto allo sciopero durante l’assemblea nazionale del Pd: "Giù le mani dal diritto costituzionale di sciopero”, ha tuonato la segretaria dem.