Piacenza, 10 febbraio 2018 - In un clima già surriscaldato dalle polemiche sul caso Macerata, nella giornata del ricordo delle vittime delle foibe scontri e proteste si sono registrati in alcune città italiane dove antagonisti e formazioni di estrema destra sono scesi in piazza, con motivazioni opposte.
SCONTRI A PIACENZA - È di cinque carabinieri feriti il bilancio degli scontri avvenuti a Piacenza nel pomeriggio durante la manifestazione di alcune associazioni di sinistra e dei centri sociali contro la recente apertura di una sede di CasaPound nel centro della città emiliana. Circa quattrocento manifestanti sono partiti in corteo dalla stazione ferroviaria intorno alle 15,30 scortati da circa ottanta fra poliziotti e carabinieri, coordinati dalla questura. Giunti in centro, alcuni manifestanti hanno tentato di cambiare il percorso ma sono stati bloccati dai reparti della polizia e si sono vissuti i primi momenti di tensione. Dopo mezz'ora la testa del corteo composta da centri sociali e antagonisti di sinistra si è scontrata con uomini dei carabinieri di Bologna. Un militare, rimasto isolato, è stato aggredito e picchiato dai manifestanti con il volto coperto e armati di bastoni e sassi. La manifestazione è poi proseguita fino al termine davanti alla stazione. I cinque carabinieri feriti sono finiti all'ospedale per essere medicati. Sono in corso indagini della questura per identificare chi ha preso parte a scontri.
SCONTRI ANCHE A TORINO - Un gruppo di manifestanti del corteo antifascista di Torino, invece, si è staccato e ha lanciato sassi, bottiglie e una bomba carta contro le forze dell'ordine. L'azione, in via Luzzati, è stata bloccata con una carica di polizia al termine della quale è stato fermato un manifestante.
Gli attivisti di Forza Nuova a Torino hanno ricordato le vittime delle Foibe. L'iniziativa, cui hanno preso parte una cinquantina di persone, si è svolta in Corso Cincinnato davanti alla lapide commemorativa, mentre a circa 300 metri stazionava il corteo degli antifascisti. Nel mezzo un fitto dispositivo di forze dell'ordine. "Quelli che oggi parlano tanto di accoglienza - ha detto il coordinatore regionale di Forza Nuova, Luigi Cortese - sono gli stessi che 73 anni fa erano amici dei Partigiani di Tito che uccidevano gli italiani in modo atroce, e che hanno fatto morire di fame i profughi istriani dalmati e giuliani quando sono scappati dalle loro terre".
MACERATA - A Macerata il corteo antifascista dopo il raid contro gli immigrati ha radunato almeno diecimila partecipanti.