Lunedì 25 Novembre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Corsa al vaccino Covid: l’Italia già in affanno. Solo 291 gazebo Pfizer e sos personale

Via libera delle Regioni al piano nazionale: 305mila dosi alla Lombardia, 183mila all’Emilia Romagna, 116mila alla Toscana. Ma il bando per assumere medici e infermieri scade tra 11 giorni. Vaccine Day europeo il 27 dicembre? Un atto simbolico

La distribuzione del vaccino

La distribuzione del vaccino

Rincorsa all’Europa. Obiettivo dell’Italia è iniziare a somministrare il vaccino Pfizer con altri 7 Paesi europei il 27 dicembre, forse addirittura il 25 o 26, per una vaccinazione ’simbolica’ di alcune centinaia, forse un migliaio di persone, proseguire a ritmi ridotti fino al 5 gennaio e poi partire su larga scala in tutti e 291 i centri vaccinali dal 7 gennaio. Francia, Germania e Spagna hanno già pronta la macchina organizzativa e già detto che intendono iniziare a vaccinare a fine dicembre e a piena forza.

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Noi – che invece volevano partire a fine gennaio – stiamo cercando di adeguarci, tra non poche difficoltà. Un punto critico è la disponibilità di personale. L’avviso pubblico per assumere con un contratto a tempo determinato fino a 3mila medici e 12mila infermieri e assistenti sanitari che dovranno sostenere la campagna di vaccinazione è stato pubblicato solo ieri e la gara per selezionare fino a 5 agenzie per il lavoro con le quali il commissario straordinario stipulerà un accordo per la selezione, assunzione e la gestione di questo personale scadrà il 28 dicembre. Il personale non arriverà quindi che tra metà e fine gennaio. Per questo si è deciso che la vaccinazione Pfizer sarà effettuata da circa 300 medici e 2.692 infermieri già in forza alle ASL e che i 15mila "di rinforzo" saranno utilizzati nei 1.200 "gazebo" per la vaccinazione di massa, che dovrebbero partire da fine febbraio. Per ovviare alla scarsa disponibilità di medici e infermieri (per questi ultimi si spera nei 60mila che fanno la libera professione) il bando parla esplicitamente di medici, infermieri non solo italiani ma Ue ed extra Ue.

I tempi sono stretti. L’Ema, pressata da Germania e Francia, dovrebbe dare il via libera il 21 dicembre, e la commissione l’Ue in 2 giorni. Se il 23 arriverà l’ok europeo il 24 può giungere quello dell’Aifa, l’ente regolatore italiano, il 25 o il 26 potrebbe essere il V day. "La campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid 19 che verranno distribuite da Pfizer – fa sapere l’ufficio di Arcuri–. Qualora, come si auspica, l’Ema approverà, nella seduta del 21 dicembre, ci sarà già prima della fine dell’anno il ‘Vaccine Day’ europeo, in cui i primi cittadini verranno vaccinati nello stesso giorno, così come concordato tra i ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera". "Nei giorni successivi – prosegue Arcuri – verrà invece avviata la prima sessione della vaccinazione di massa: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, ospiti e personale delle residenze per anziani".

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Ieri in conferenza Stato-Regioni Arcuri ha portato la suddivisione delle prime 1.833.775 dosi che Pfizer, se l’Ema dà il via libera, consegnerà in 3 giorni, prima della fine dell’anno. La regione che avrà il numero più alto di dosi è la Lombardia (304.955), seguita da Emilia Romagna (183.138), Lazio (179.818), Piemonte (170.995), Veneto (164.278), Campania (135.890), Sicilia (129.047), Toscana (116.240), Puglia (94.526). Tra le altre regioni la Liguria avrà 60.142 dosi, le Marche 37.872, l’Umbria 16.308.

Arcuri ha anche annunciato che "la seconda fornitura garantita da Pfizer sarà di 2.507.700 dosi che consentiranno nelle settimane successive di somministrare la seconda dose alle suddette categorie prioritarie" che ammontano a 1 milione e 974mila persone, "e avviare la vaccinazione della popolazione più fragile" con i 196mila vaccini "extra sanitari e rsa" disponibili. Tra metà febbraio e marzo arriveranno altre 4 milioni e 358 mila dosi di vaccino Pfizer e – se sarà approvato dall’Ema – 1 milione e 346 mila dosi di quello di Moderna: in totale fanno 5 milioni e 704 mila dosi, quanto basta per vaccinare alti 2 milioni e 852 mila persone, come dire il 65% degli ultraottantenni, che sono 4 milioni e 442 mila. Il processo sarà così lento anche perché l’Italia avrà soli 291 centri vaccinali per il vaccino Pfizer. Si poteva fare di più.