Venezia, 6 luglio 2020 - L'aveva promesso e l'ha subito messo in atto. Il 'giro di vite' sull'epidemia da Coronavirus del governatore del Veneto Luca Zaia prende la forma di un'ordinanza restrittiva nella gestione della cura e degli isolamenti obbligatori nei confronti di soggetti positivi al Covid 19 o venuti a contatto con persone infette. Nessuno, nei giorni bui dell'emergenza, aveva ipotizzati che medici e amministratori si sarebbero trovati davanti persone che rifiutano deliberatamente le cure, mentendo sulla loro salute e infischiandosene delle norme di sicurezza. Poi c'è stato il caso dell'imprenditore vicentino rientrato dalla Serbia dove ha contratto il Covid 19, e il governatore veneto è corso ai ripari.
Il bollettino di oggi, 6 luglio
Obbligo di quarantena
L'ordinanza prevede l'obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni nei casi di contatto a rischio con soggetti positivi arrivati in Veneto da Paesi a rischio e di compresenza di febbre al di sopra dei 37,5 gradi e difficoltà respiratoria. Nel caso di viaggi di lavoro sono previsti due tamponi, a distanza di sette giorni uno dall'altro, per il lavoratore rientrato in Italia con l'obbligo da parte del datore di lavoro della segnalazione del rientro.
La multa
L'ordinanza prevede che chi esce dall'isolamento fiduciario - anche se risulta negativo al tampone - paghi una multa di 1.000 euro. Se la violazione riguarda il posto di lavoro, il datore di lavoro dovrà pagare 1.000 euro per ciascun dipendente dell'azienda.
La denuncia
Inoltre, sempre secondo la nuova ordinanza di Zaia, l'azienda Ulss ha l'obbligo di denunciare - e di comunicare al sindaco, al Prefetto e alla polizia - tutti coloro che sono obbligati all'isolamento fiduciario, per eventuali controlli e misure cautelari.
Il rifiuto del ricovero
Nel caso di rifiuto di ricovero - come accaduto per l'imprenditore vicentino rientrato dalla Serbia dove ha contratto il Covid 19 - è previsto l'obbligo di denuncia d'ufficio con sanzioni, anche solo per una uscita dal luogo dell'isolamento, di mille euro e il profilo penale.
Zaia: previsto il carcere
"Se un positivo va in giro c'è il carcere e l'arresto, si sappia" ha spiegato il governatore Luca Zaia. E nel giorno in cui una nuova indagine del Sole 24 Ore lo incorona il governatore più amato d'Italia, Zaia si rivolge al governo. "A livello nazionale mi aspetto che si vada a inasprire il tema (della violazione, ndr) dell'isolamento fiduciario portandolo al penale, non solo a una ammenda da mille euro, e mi aspetto che sul ricovero coatto si provveda a trovare una modalità che si potrà identificare con un decreto in modo che sanitari possano provvedere" ha spiegato in conferenza stampa. L'attenzione non va abbassata anche se i contagi calano. Anzi, un nuovo rischio preoccupa in Veneto. "Dal primo di luglio ad oggi in Veneto abbiamo avuto 28 contagi che sono una inezia dal punto di vista epidemiologico, probabilmente ci sono patologie che stanno aggredendo di più la nostra comunità, ma 15 di questi sono di virus importati che coinvolgono stranieri - ha spiegato nel corso del consueto punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera (Venezua) - Sono i virus transfrontalieri il vero tema emergenziale oggi, e che non venga fuori il razzismo o altre menate. Abbiamo capito che il vero pericolo è il portarsi a casa il virus perché i contagi di veneti in Veneto sono microfocolai".