Martedì 26 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Covid, Sileri: "Se solo il 40% si vaccina sarà necessario qualche obbligo"

Il viceministro della Salute: "Non potremo vaccinare 60 milioni di italiani a gennaio: ci sarà procedura organizzata e accelerata", ma "con il virus ci dovremo convivere"

Vaccino anti-Coronavirus (Ansa)

Vaccino anti-Coronavirus (Ansa)

Roma, 14 dicembre 2020 - "Credo che gli italiani chiederanno il vaccino" anti-Covid "ma se dopo un anno, un anno e mezzo, scopriamo che meno del 30-40% della popolazione ha fatto il vaccino, una qualche forma di obbligatorietà secondo me sarà necessaria". Lo ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ad Agorà su Rai 3. "Non possiamo permetterci - ha spiegato - che il virus continui a circolare. Se oggi c'è qualche No vax, qualche persona secondo il quale il vaccino non serve dopo 60-70 mila morti, e a mio avviso saranno ancora di più fino a quando si arriverà a una protezione di gregge, mi dispiace per lui". Sul fatto che parte degli italiani, secondo i sondaggi, non avrebbe intenzione di fare il vaccino, ha osservato che tale diffidenza è anche legata al fatto che "se ne parla male. Se se ne parla con i dubbi - ha continuato - se non vengono usate le parole giuste, questo può far pensare che sia stato fatto male. Bisogna spiegare invece perchè è stato fatto in maniera veloce". A proposito della sicurezza dei vaccini, Sileri ha sostenuto "la vigilanza che l'Aifa attua dà garanzie serie come per tutti i farmaci disponibili".

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"Io da scienziato e ricercatore - ha spiegato ancora Sileri - aspetto l'autorizzazione: quando c'è l'autorizzazione e vedo la prima fila e il bugiardino, quel giorno io saprò che possiamo vaccinare qualcuno, perchè non potremo vaccinare 60 milioni di italiani a gennaio. Sarà una procedura sicuramente organizzata e accelerata - ha continuato - ma non avremo la possibilità di vaccinare" tutti in un mese e "significa che con questo virus dovremo ancora convivere".

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Quindi, ha ribadito, la priorità delle categorie che dovranno essere vaccinate: "Inizieremo con il personale sanitario, nelle Rsa, con i pazienti più fragili e gli anziani". Ma - ha insistito - dobbiamo continuare a convivere con il virus". Sui tempi del piano vaccinale, ha detto: "Mi fido del piano del governo, ma aspettiamo la data" dell'autorizzazione. "Sono sicuro - ha concluso - che l'Ema si pronuncerà entro la fine dell'anno".