Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus e scuola, fumata nera al vertice governo-regioni

Resta il nodo dei trasporti. Sileri: ecco cosa succede se in classe c'è un positivo. Arcuri : "Dal 28 agosto arrivano i banchi monoposto". Azzolina: 70mila in più in organico

Scuola a settembre, controllo sul distanziamento dei banchi (Ansa)

Scuola a settembre, controllo sul distanziamento dei banchi (Ansa)

Roma, 26 agosto 2020 - Settembre si avvicina e diventa incandescente il dibattito sulla riapertura delle scuole, con le polemiche che ne derivano (mascherina sì, mascherina no, a quanti anni). Oggi si è tenuto un nuovo vertice sulla ripartenza della scuola, ma nessun accordo definitivo è stato trovato, a quanto si apprende.  In particolare alla riunione non si è trovata un'intesa sul nodo principale dell'utilizzo e distanziamento sui mezzi pubblici, e si è deciso di aggiornarsi presumibilmente a venerdì.  

LA SCHEDA / come sarà il ritorno a scuola

Il commissario Arcuri ha riferito che partirà proprio questo venerdì la distribuzione dei nuovi banchi singoli alle scuole, mentre da oggi inizia la distribuzione di mascherine e gel igienizzante.  Sul tavolo anche il tema dell'obbligo mascherine in classe per gli studenti, a partire dai 6 anni, sul quale si attende un parere definitivo del Cts: diversi governatori hanno espresso le loro perplessità, ma l'argomento di fatto è stato rimandato.  Riguardo le misure da adottare per la gestione di casi e focolai negli istituti, il ministro Speranza ha spiegato che le linee guida dell'Iss sono un documento in progress e che quindi le norme potranno anche essere modificate a seconda degli scenari e delle nuove evidenze.   La ministra dell'isruzione Lucia Azzolina durante il vertice ha detto che grazie alle risorse stanziate per l'emergenza ci saranno oltre 70mila unità di organico in più per la ripartenza tra docenti e Ata.

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Sileri: cosa succede se in classe c'è un positivo

A mettere le cose in chiaro è il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: "O c'è la distanza di un metro o c'è la mascherina, serve buon senso - dice a L'aria che tira, su La7 -  Sarà molto difficile farla tenere a bambini da 6 e 10 anni, ma dobbiamo ridurre le chance che il virus circoli e la mascherina è sicuramente un ausilio importante quando i bambini sono vicini. Quando sono distanti a mio avviso se ne può fare a meno". 

Poi aggiunge: "E' prematuro dire oggi: 'la scuola richiuderà'. E' possibile che venga messa in quarantena una classe a secondo dei contatti. Come è possibile che venga chiusa una scuola se ci sono più ragazzi contagiati di classi diverse". Per quanto riguarda la gestione dei casi, per Sileri "è molto semplice. Dove c'è una classe con un positivo, bisogna vedere se si tratta di un ragazzo o di un docente. Se il docente ha fatto lezioni in altre classi vi è un rischio e, per prudenza, anche le altre classi dovranno essere verificate. Si vedrà, quindi, il numero di positivi all'interno di quell'istituto o quella classe. E si procederà attraverso la Asl di riferimento e del medico competente". In base a tutti questi elementi, "si deciderà il da farsi".  Sono molti, ha precisato il viceministro, i fattori da tenere in conto: "Tipologia della scuola, come è strutturata, quanti sono gli alunni. Una cosa è un grande istituto, un'altra una scuola di paese". 

Screening sui prof

A preoccupare di più sono i risultati degli screening sui docenti. Solo in Umbria i 1.334 test sierologici per il Covid ai quali è stato sottoposto il personale scolastico hanno evidenziato che 20 persone sono entrate a contatto con il virus: sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone. Ci sono invece sei casi di positività tra i test Covid effettuati tra il personale scolastico nel Trevigiano, ora richiamato per effettuare il tampone. E a Bergamo sono già oltre seimila le persone prenotate per il sierologico in vista della riapertura dei plessi scolastici, mentre a Bologna oggi partono i test sierologici, riservati agli insegnanti e operatori delle scuole, in autostazione. Si ragiona sulla misurazione della temperatura e sui trasporti. Per salire sugli scuolabus, secondo le prime indicazioni, bisognerà essere senza febbre e i mezzi potranno viaggiare a pieno carico solo per tragitti inferiori ai 15 minuti. Tra i governatori 'ribelli', quello della Liguria Toti, contrario all'uso della mascherina durante le lezioni.

Cts e le regole in classe

La discussione in atto sull'obbligo o meno di indossare le mascherine nelle classi scolastiche con i relativi toni polemici "non è fondata sulla lettura dei verbali del Comitato tecnico scientifico che su questo ha dato invece una risposta chiara", dice la vice ministra dell'Istruzione Anna Ascani replicando, nel Trevigiano, alle contestazioni giunte da esponenti del centrodestra relativamente alla presunta insopportabilità, per gli studenti, dell'indossare la mascherina per tutte le ore di lezione. "Noi forniremo 10 milioni di mascherine gratuite al giorno alle scuole italiane - ha spiegato - perché studenti e personale possano avere a disposizione, nei momenti in cui il distanziamento non è garantito, un dispositivo di protezione individuale. Al banco, dove la distanza reciproca è assicurata - ha concluso Ascani - il Comitato tecnico scientifico ha chiarito che non è necessario indossare per cinque ore la mascherina".

Bonaccini, si rischia il caos trasporti

"Domani è convocata una Conferenza delle Regioni per il documento che l'Istituto Superiore di Sanità ha inviato alle Regioni sul comportamento nelle scuole rispetto alla gestione del Covid. E per quanto ci riguarda noi abbiamo dato il via libera, ma comunque domani mattina avremo la conferenza dove io presumo, entro sera, si troverà un accordo, mi auguro appunto unanime, con il Governo", ha detto Bonaccini. "Per quanto riguarda il tema dei trasporti il Governo si è preso qualche altro giorno, perché noi abbiamo descritto oggi, come Regioni, tutti insieme, che a misure attuali proposte sarebbe impossibile garantire il trasporto per tutti quelli che lo chiedono", ha aggiunto Bonaccini.

 Toti: no alle mascherine in classe

"Chiederemo al governo chiarimenti - ha annunciato il presidente della Liguria Toti - sui tempi dell'assegnazione del personale aggiuntivo di cui ci è stato assicurato il raddoppio, sui tempi di consegna dei banchi monoposto e delle mascherine. Ma noi diciamo no all'uso della mascherina durante la lezione. Il governo dovrà esprimersi in via definitiva e non l'ha ancora fatto".  Il Pd invece rilancia la proposta di riattivare per le scuole i servizi di vigilanza sanitaria in presenza, assegnando un pediatra di comunità ogni 8 piccole strutture 0-6 e un medico per ogni scuola autonoma. 

Attacchi alla ministra Azzolina

Tra gli attacchi alla ministra dell'Istruzione, molti arrivano dai social - in particolare da un gruppo di militanti leghisti - e in alcuni casi con parole tanto violente e sessiste da ricevere la condanna di diversi esponenti politici, che hanno manifestato solidarietà ad Azzolina. La stessa ministra commenta: "Nessuna donna dovrà mai più leggere commenti così infimi, subire attacchi volgari e abietti come questi. E' e sarà la mia battaglia. E la faremo a scuola". 

Manfredi: mascherine in ateneo

"Abbiamo previsto la mascherina obbligatoria in aula nonostante il distanziamento. Abbiamo previsto che la mascherina sia dello studente stesso, fermo restando che possa esserci la possibilita' dell'Universita' di fornirla", ha detto il ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, intervenendo alla trasmissione "Ma Cos'è Quest'estate" su Radio 24.