La seconda ondata Covid sferza l’Italia: altri 445 morti in 24 ore (da 352), per un totale di 40.192 dall’inizio dell’epidemia. Siamo il sesto Paese al mondo a superare quota 40mila (dopo Stati Uniti, Brasile, India, Messico e Regno Unito). Il contavittime non si ferma mai: ieri un decesso ogni 3 minuti e 14 secondi – fatta la dolorosa media. Il numero giornaliero dei positivi fissa il record assoluto: 34.505 (dai precedenti 30.550) a fronte di 219.884 tamponi – 8.153 in più –, e quel che è peggio con un rapporto positivi/tamponi al 15,69%, in risalita di 1,3 punti dopo due giorni in miglioramento.
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Il numero dei casi positivi aumenta così di altre 29.113 unità (da 25.093) toccando quota 472.348: 446.701 sono in isolamento domiciliare (+27.874). Questi numeri "non sono un buon segnale, anche per la chiara tendenza che esprimono", riconosce Gianni Rezza, direttore del ministero della Salute.
Il flusso in aumento investe infatti anche i ricoveri: quelli nei reparti ordinari sono +1.140 (contro +1.002 di mercoledì), per un totale di 23.256; quelli in terapia intensiva passano a +99 (da +67) per un totale nazionale di 2.391. I guariti sono 4.961 (da 5.103) per un totale di 312.339 da febbraio. Al ballo delle cifre si unisce il commissario straordinario Domenico Arcuri: "Abbiamo 8 volte i contagiati di 4 settimane fa. Nell’ultima settimana i contagiati sono cresciuti del 38%, in quella precedente del 64%, e in quella prima del 107%". È la prova che le misure in atto non stanno ancora producendo "effetti risolutivi".
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La situazione si fa più aspra in un gran numero di regioni. Peggio di tutti sta la Lombardia con 139 morti in 24 ore e 8.822 nuovi positivi su 41.544 tamponi, con un’incidenza positivitamponi del 21,2%. Subito dopo boccheggiano Campania (3.888 contagi di giornata), Veneto (3.264 e 38 morti), Piemonte (3.171). La Toscana (2.273 nuovi positivi e 25 decessi) ha il doppio dei morti dell’Emilia Romagna (13 vittime e 2.180 i contagi), ma soprattutto ha un rapporto positivitamponi del 21,4%: peggio della Lombardia e doppio dell’Emilia (10,7%). Anche le Marche si muovono sullo stesso fragile crinale: 698 nuovi positivi a fronte di 3.349 tamponi con un’incidenza del 20,84%. Appena meglio l’Umbria, dove i contagi s’impennnano a 768 (da 496) ma con un rapporto positivitamponi del 16%, in linea con la media nazionale. Esplosione del virus in provincia di Bolzano: + 762 contagi in un solo giorno, quasi uno ogni 5 test.