Roma, 21 ottobre 2020 - Non solo Lombardia e Campania. Anche il Lazio e la Basilicata hanno varato ordinanze ad hoc per contrastare la diffusione dei contagi di Coronavirus. E non è escluso che altre Regioni possano seguire il loro esempio. Lo stesso premier Giuseppe Conte oggi, intervendo in Senato, ha detto che non si possono escludere "misure restrittive" in altre aree, mentre ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha invitato gli italiani a "restare a casa" il più possibile. Tra le misure già adottate ci sono il coprifuoco nelle ore notturne, il ritorno dell'autocertificazione e la didattica a distanza.
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Lombardia
Coprifuoco in tutta la Lombardia da giovedì 22 ottobre fino al 13 novembre. L'ordinanza, firmata dal governatore Attilio Fontana e dal ministro Speranza, prevede che dalle 23 alle 5 del mattino successivo ci si possa spostare solo per "comprovate esigenze lavorative", situazioni di necessità e urgenza e motivi di salute. Ed è in ogni caso permesso il rientro a casa. Sarà necessaria un'autocertificazione e le sanzioni (da 400 a 3mila euro)sono quelle previste dal decreto dello scorso 25 marzo sull'emergenza Coronavirus. Inoltre a partire da lunedì 26 l'attività scolastica nelle scuole secondarie della Lombardia si svolgerà solo con la didattica a distanza.
Campania
Stop di "ogni attività" dalle 23 alle 5 del mattino, vietati gli spostamenti "dalla provincia di residenza o domicilio abituale" con decorrenza da venerdì 23 ottobre. Il coprifuoco in Campania prende forma nell'ordinanza numero 82 della Regione firmata da Vincenzo De Luca. Un provvedimento con cui il governatore chiede al ministero della Salute di imporre ulteriori restrizioni. La gestione dell'emergenza Coronavirus passa per nuove misure. E drastiche chiusure. Sulla scuola deciderà l'Unità di crisi che potrà stabilire la riapertura degli istituti "dal 26 ottobre".
Lazio
Dad al 50% alle superiori con esclusione dei primi anni e al 75% all'Università con esclusione delle attività di laboratorio e delle matricole. Sono solo alcune delle disposizioni della nuova ordinanza della Regione Lazio, firmata in serata dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti, con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Entrando nel merito, "si potenzia la rete Covid attraverso l'incremento di posti letto dedicati all'assistenza di pazienti affetti, identificando strutture pubbliche e private ulteriori rispetto a quella già inserite nella rete, anche parzialmente dedicate e provvedere all'ampliamento dei posti di quelle già inserite in rete, fino al raggiungimento di 2.913 posti letto, di cui 552 dedicati alla terapia intensiva e sub-intensiva". Poi, "a partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, vietare gli spostamenti in orario notturno sul territorio della Regione, dalle 24 alle 5 del giorno successivo, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze (a titolo esemplificativo, per i lavoratori, il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa), e per gli spostamenti motivati da situazioni di necessità o d'urgenza, ovvero per motivi di salute". A partire da lunedì 26 ottobre, in aggiunta, "potenziare la didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e nelle Università. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50 per cento degli studenti, con esclusione degli iscritti al primo anno, mentre le Università incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari all'75 per cento degli studenti iscritti, con esclusione delle attività formative che necessitano della presenza fisica o l'utilizzo di strumentazioni". Gli effetti dell'ordinanza dovrebbero cessare al trentesimo giorno dalla data di pubblicazione. "Continuiamo a monitorare costantemente la situazione e stiamo lavorando a implementare e incrementare l'azione di screening. Per questo - ha concluso Zingaretti - stiamo avviando una manifestazione di interesse per individuare strutture private in grado di eseguire almeno 5mila tamponi al giorno".
Piemonte
Nuove restrizioni anche in Piemonte per arginare l'impennata dei contagi. Ma nessuna ordinanza di "coprifuoco", secondo quanto specifica la Regione,spiegando che "non ha in programma nessuna ordinanza in tal senso". "Le misure attualmente in vigore - spiega la Regione - sono state assunte ieri sera con le ultime ordinanze che prevedono misure rigorose, ma chirurgiche per colpire laddove l'assembramento è reale, cioè il trasporto scolastico e le aree dei grandi centri commerciali. Non quindi un blocco generalizzato - aggiunge la Regione -, ma mirato e integrato poi dai sindaci laddove necessario. Eventuali altre restrizioni verranno prese in considerazione in base all'evoluzione del quadro epidemiologico".
Intanto, da oggi in tutte le farmacie del Piemonte chiunque può prenotare un test rapido antigenico a pagamento per sapere in pochi minuti se è positivo o meno al Coronavirus, senza alcuna prescrizione medica. Lo ha annunciato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, precisando che un infermiere si recherà a domicilio di chi prenota per effettuare il test. Se l'esito sarà positivo il paziente dovrà sottoporsi ad un tampone. Il costo si aggirerà attorno ai 30/40 euro. Lo prevede il Piano regionale di utilizzo dei tamponi rapidi, che ha avuto l'imprimatur ieri in tarda serata dalla Giunta Cirio. Ma i test rapidi non saranno solo a pagamento. "Ci sarà un uso pubblico e uno privato. Quello pubblico sarà gratuito e riguarderà le scuole, le Rsa, gli ospedali, gli uffici giudiziari,le forze dell'ordine e le prefetture", ha chiarito Cirio.
Alto Adige
Ordinanza in vigore da oggi sino a fine novembre in Alto Adige. Oltre alla conferma della cancellazione dei Mercatini di Natale, il provvedimento prevede che la didattica a distanza per gli istituti superiori sia pari al 30% delle ore di lezione, con un focus particolare sull'ultimo triennio dove questa percentuale potrebbe ulteriormente salire. Capitolo sport: sono sospesi anche tutti i campionati dilettantistici che si disputano a livello provinciale. Continueranno regolarmente le gare e i campionati di carattere regionale, interregionale, nazionale e internazionale. Sale da gioco e le sale scommesse potranno rimanere aperte dalle 8 alle 18. Resta salva la tradizione della convivialità del Toerggelen - mosto, castagne e variazione di canederli - nei masi di montagna ma solo se rispettate le norme su distanziamento e concentrazione all'interno dei locali. Verso l'annullamento in blocco anche per le tante feste e sfilate che storicamente caratterizzano il periodo dell'Avvento nelle vallate altoatesine.
Basilicata
Stop alla 'movida' anche in Basilicata, dove bar e ristoranti dovranno essere chiusi dalle 24 alle 5, mentre dalle 18 in poi si potrà consumare solo al tavolo. Con un'ordinanza della Regione, sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, svolti a livello regionale o locale sia agonistico che di base dalle associazioni e società dilettantistiche. Restano sospese le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati, ristoranti, bar, pub e locali assimilati, all'aperto o al chiuso.
Trento
A Trento il sindaco Franco Ianeselli ha vietato, fino al 31 gennaio 2021 compreso, la vendita per asporto (anche attraverso distributori automatici) di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo nelle aree pubbliche e private aperte al pubblico del territorio comunale. Il provvedimento stabilisce anche il divieto di detenzione (ad eccezione di recipienti chiusi ed integri) di bevande di qualsiasi tipo (sia alcoliche che non) e il consumo delle stesse dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo. All'interno delle attività commerciali ed artigianali del settore alimentare è ammesso il consumo sul posto fino alle ore 18.
Liguria
Il presidente della Liguria Giovanni Toti, di concerto con il ministero della Sanità, firmerà un'ordinanza che da lunedì imporrà il divieto totale di assembramento ovunque nell'intero territorio per bloccare la crescita del contagio.
Padova
Da domani, giovedì 22 ottobre, a Padova non sarà più possibile dopo le 21 bere spritz o altre bevande (anche analcoliche) per strada e nelle piazze, ma solo nei bar e nelle abitazioni private. Lo prevede una nuova ordinanza emessa dal sindaco Sergio Giordani. Non sarà possibile acquistare birre, vino o qualsiasi altro tipo di bevanda nei supermercati e consumarle nei luoghi pubblici.
Piacenza
Stretta sulle residenze per anziani nell'ordinanza firmata dal sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri. Le misure prevedono visite dei parenti consentite solo in casi di estrema necessità, sospese le attività ricreative quando è prevista la presenza di volontari e personale esterno, stop agli ingressi con casi di positività al virus dentro alla struttura.