Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus, i dati Istat sui morti in Italia dal 1 marzo al 4 aprile. Le ultime notizie

Il confronto in 1689 Comuni rispetto al quadriennio 2015-2019: i decessi cresciuti del 20%

Bare delle vittime di Coronavirus a Bergamo (Ansa)

Bare delle vittime di Coronavirus a Bergamo (Ansa)

Roma, 17 aprile 2020 - Si aggiorna la stima sui morti complessivi in Italia durante l'epidemia di Coronavirus. E' l'Istat a fornire nuovi dati "anticipatori parziali", allargando la selezione di Comuni presa in esame. Si tratta della terza diffusione della stima, questa volta relativa a 1.689 Comuni (su quasi 8mila in tutto il Paese). E la rilevazione mostra un "aumento dei morti pari o superiore al 20 per cento nel periodo 1 marzo- 4 aprile 2020 rispetto al dato medio dello stesso periodo degli anni 2015-2019". La lista dei Comuni oggetto dell'osservazione viene aggiornata settimanalmente, l'Istituto di statistica precisa che in alcun modo, al momento, può essere considerata "un campione rappresentativo della popolazione italiana". FOCUS / Coronavirus, il bollettino del 17 aprile

Il maggiore incremento dei decessi riguarda gli uomini e le persone maggiori di 74 anni di età. Le differenze tra i generi sono particolarmente accentuate nei più anziani residenti al Nord, per gli uomini infatti si osserva un incremento dei decessi del 158% a fronte del 105% per le donne, nella classe di età 75 e più.

Bergamo e Brescia

Più indicativi, rispetto al dato nazionale, sono le rilevazioni effettuate a livello locale. Bergamo ha visto quintuplicare i decessi per il complesso delle cause nel periodo in esame, passando da una media di 141 decessi nel 2015-2019 a 729 nel 2020. Incrementi della stessa intensità, quando non superiori, interessano la maggior parte dei comuni della provincia bergamasca. A Brescia, invece, i decessi per lo stesso periodo sono triplicati: da 212 nel 2015-2019 a 638 nel 2020. 

I 39 Comuni capoluogo

Ecco i dati dei decessi nel periodo 1 marzo-4 aprile di 39 comuni capoluogo forniti dall'Istat (il raffronto e' sull'analogo periodo del 2019):

Novara +66,4%, Cuneo +39,1%, Asti +32,7%, Alessandria +25,2%, Aosta +102%, Imperia +127,5%, Savona +32,6%, Genova +54,4%, La Spezia +20%, Varese +70,1%, Como +86,4%, Sondrio +6,5%, Milano +49,3%, Bergamo +382,8%, Brescia +203,8%, Pavia +60,2%, Cremona +286,6%, Mantova +58%, Verona +21,4%, Piacenza +309,1%, Parma +164,3%, Modena +29,8%, Bologna +22%, Cesena +23,9%, Pesaro +218,5%, Massa +36,4%, Carrara +81,7%, Pistoia +43%, Grosseto +19,3%, Foggia +13,2%, Nuoro +23,5%, Oristano +34,4%, Biella +154,5%%, Lecco +79,2%, Lodi +261,5%, Rimini +49,7%, Verbania +84,6%, Monza +77,4%, Sanluri +250%