Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus Piemonte, Cirio: "Mascherina obbligatoria anche all'aperto"

Il governatore teme l'effetto movida selvaggia nel weekend del 2 giugno

Il governatore del Piemonte Cirio a Torino durante la manifestazione per gli asili nido (A

Torino, 27 maggio 2020 - Il governatore piemontese Alberto Cirio tira il freno sulle uscite indiscriminate e - temendo la movida selvaggia nel weekend del 2 giugno - sta pensando d'imporre l'obbligo della mascherina anche all'aperto da venerdì a martedì prossimi in tutti i centri abitati del Piemonte.  L'ipotesi è al vaglio di Regione e prefetture per scongiurare il rischio contagio, dopo gli assembramenti che si sono verificati nei giorni scorsi, ad esempio a Torino i occasione dell'esibizione delle frecce tricolori

L'assembramento per le frecce tricolori visto dal Banksy torinese Andrea Villa (Ansa)
L'assembramento per le frecce tricolori visto dal Banksy torinese Andrea Villa (Ansa)

Lo annuncia lo stesso Cirio in diretta a Centocittà su Radio Rai Uno: "La nostra ordinanza prevede già l'obbligo della mascherina all'aperto dove non si può garantire la distanza di sicurezza - ha spiegato - purtroppo quello che abbiamo visto nel nostro monitoraggio istituzionale è che la gente tende a non metterla nonostante ci siano luoghi di potenziale assembramento. Per questo stiamo ragionando con le prefetture di introdurre un'ordinanza che valga nel lungo ponte da venerdì a martedì obbligando a indossare la mascherina in tutti i centri abitati anche all'aperto".

Quanto agli spostamenti tra regioni, Cirio si dice ottimista: "A oggi il nostro monitoraggio quotidiano sull'andamento del virus non segnala particolari criticità e quindi attendiamo fiduciosi che il 3 giugno possa essere la data della riapertura dei confini. Naturalmente -  precisa - sempre con l'occhio vigile sui dati del monitoraggio". 

Appena ieri  al presidente Cirio ha firmato l'ordinanza che introduce l`obbligo di utilizzo della mascherina in tutte le aree di pertinenza dei centri commerciali (ad esempio parcheggi e aree gioco). Inoltre ha disosto la chiusura degli esercizi di ristorazione e somministrazione alimenti massimo all`una di notte, lasciando ai sindaci la possibilità di introdurre maggiori restrizioni o particolari modalità di somministrazione (come fatto dal Comune di Torino) "qualora ne riscontrassero l`esigenza per evitare assembramenti".

Bimbi, scuola e centri estivi

"Si dica con chiarezza quando ti potrà ritornare a scuola. Una scuola vera. Il problema non è quello dell'ultimo giorno dell'anno o della festa - dice Cirio sempre in trasmissione - qualora ne riscontrassero l`esigenza per evitare assembramenti". E ricorda: "Il Piemonte è stata la prima regione a rimandare i bambini non a scuola, ma in un'attività para didattica. Un esperimento che si è tenuto naturalmente con tutte le garanzie di sicurezza". "Inoltre - prosegue - questa settimana abbiamo trasmesso le linee guida a tutti i Comuni, oratori e associazioni, perché il nostro desiderio è di anticipare il più possibile Estate ragazzi". 

Turismo slow, la ricetta piemontese

Puntare sul turismo slow e sostenibile, valorizzando luoghi come la Via Francigena piemontese e le visite a castelli e dimore storiche, con prodotti e servizi nuovi in grado di catturare l'attenzione del turista che sarà alla ricerca di sicurezza e benessere, preferirà luoghi vicini, si sposterà con mezzi propri e sceglierà formule di intrattenimento all'aria aperta, in luoghi non affollati. È la strategia su cui punta Turismo Torino e Provincia che, nel periodo del lockdown, ha realizzato con l'Università la ricerca "Quali potranno essere le linee guida per una ripresa del comparto turistico finita l'emergenza Covid19?".