Giovedì 7 Novembre 2024

Treni AV, resta il distanziamento. Arriva l'ordinanza del governo

Speranza avverte: "Non abbassiamo la guardia". Locatelli (Iss): "Rischio ripresa contagi". Per Fs ancora "distanziamento e limite del 50% di posti da occupare a scacchiera"

Stazione (Imagoeconomica)

Stazione (Imagoeconomica)

Roma, 1 agosto 2020 - Treni, tutto resta come prima. Il 'liberi tutti' immaginato da Trenitalia e Italo per l'alta velocità è stato stoppato dall'Istutito superiore di Sanità e soprattutto dal governo, che tramite il ministro della Salute Roberto Speranza emette un'ordinanza per chiarire che distanziamento, mascherine e igiene delle mani restano i cardini del comportamento. Ieri, infatti, lo stop del distanziamento sui treni aveva suscitato la preoccupazione degli esperti del Comitato tecnico scientifico, che non erano stati consultati, ma anche di virologi ed epidemiologi, preoccupati dei possibili effetti sull'andamento del contagio. Regole che valgono per tutti, tranne che per la Lombardia, dove si potranno continuare a utilizzare il 100% dei posti a sedere e il 50% di quelli in piedi sui mezzi pubblici, secondo l'ordinanza firmata ieri dalla Regione.

Coronavirus Italia, il bollettino di oggi, 1 agosto

Speranza: le regole restano

"È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un`ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi, aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l`obbligo delle mascherine. Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus", scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza rispondendo così con un'ordinanza chiarificatrice alle polemiche sollevatesi con l'allentamento delle misure anti-covid a bordo dei treni alta velocità che da oggi avevano ripreso a viaggiare a pieno carico e senza il rispetto del distanziamento di un metro fra i posti. 

Fs: "Distanziamento e il limite del 50% di posti"

"Resta sulle Frecce e gli Intercity il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera". Lo affermano le ferrovie sul proprio sito FsNews, che non cita gli altri collegamenti che non erano stati interessati dalla possibilità di riempimento completo. «"renitalia, su ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza - prosegue la nota - ha infatti sospeso l'applicazione delle misure previste dal Dpcm dello scorso 14 luglio che, in presenza di condizioni espressamente stabilite, prevedeva la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni Av e a media e lunga percorrenza".

Cattaneo (Italo): "Ordinanza discriminatoria"

"L'ordinanza del ministro Speranza non toglie il distanziamento agli aerei e questo lo giustifica in base a un orientamento dell'Oms basato su aspetti tecnici legati alle caratteristiche del sistema di aria condizionata. Il nostro impianto di area condizionata è migliore degli aerei ma noi ci vediamo costretti a tornare indietro. Se questo deve essere, deve essere uguale per tutti, c'è una discriminazione, c'è un caos totale". Lo ha detto il vice presidente esecutivo di Italo-Ntv, Flavio Cattaneo, ospite di 'Stasera Italia weekend'.

Locatelli: preoccupati e perplessi

A lanciare l'allarme questa mattina era stato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli, componente del Cts. "Stupisce un po', per non dire che sconcerta, la decisione assunta di porre fine al distanziamento sui treni", dice riflettendo sulle novità introdotte ieri sul trasporto ferroviario. Dopo l'annuncio dai quartieri generali di Trenitalia e Italo sulla reintroduzione dei viaggi a "piena capienza", che ha ricevuto l'immediato 'no' dagli esperti del Comitato tecnico scientifico del governo, sono arrivate le linee guida del Mit, che modificano l'organizzazione del trasporto ferroviario a lunga percorrenza, ma escludendo la possibilità di non avere posti vuoti a bordo.

 "Il Comitato tecnico scientifico non è mai stato investito del problema - spiega Locatelli - e non posso non dire che questa decisione desta preoccupazione e perplessità, in un momento in cui i nuovi casi di Covid-19 stanno crescendo, come mostrano i dati. C'è il rischio concreto che i viaggi in treno possano contribuire alla ripresa dell'andamento epidemico" nel nostro Paese.

Stazione centrale Milano (Imagoeconomica)
Stazione centrale Milano (Imagoeconomica)

Poi, il presidente del Css ha rivelato l'intenzione di voler aprire "una riflessione" sul tema, con l'auspicio che si possa tornare indietro sulla decisione, anche perché proprio grazie alle misure adottate in questi mesi, viaggiare in treno finora "si è rivelato sicuro. Io stesso - racconta Locatelli - ho avuto modo di viaggiare in treno 2 settimane fa per andare a Bergamo e ho trovato il viaggio assolutamente gradevole e ordinato". A bordo "c'è stato un corretto rispetto del distanziamento e un'attenzione sempre scrupolosa alle misure anti-Covid", continua l'esperto.

Inoltre "numerosi studi, fra i quali uno recente dell'Università di Southampton, hanno esaminato le possibilità di contrarre Covid-19 in una carrozza ferroviaria con a bordo una persona infetta". Ebbene, conclude Locatelli, questi lavori "hanno evidenziato l'importanza del distanziamento". Ecco perché l'annuncio dell'addio alla distanza di sicurezza "lascia perplessi e preoccupa, proprio in una fase in cui i nuovi casi stanno crescendo".

Pregliasco: "Un salto in avanti non concordato"

Dello stesso parere anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, che si è detto "stupito". E sulla decisione ha aggiunto: "Mi sembra un salto in avanti non concordato, senza un razionale e una pianificazione". E ha aggiunto:. "Il virus, come abbiamo visto, circola ancora, con ondulazioni da monitorare attentamente, centinaia di nuovi focolai e casi in crescita. La decisione di porre fine al distanziamento sui treni, senza un razionale, rischia di contribuire al riaccendersi dei contagi".

D'Amato: "Messaggio sbagliato"

Sul punto, anche l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato: "Mentre aumentano i contagi e le regioni con valore RT superiore a 1, siamo sicuri che è una buona idea eliminare distanziamento sui treni? Questa decisione si accompagni ai test rapidi a viaggiatori su treni e i voli". E ha concluso: "Si dà un messaggio sbagliato, l'Italia è accerchiata da Paesi in cui la curva sale e qui si dice stop al distanziamento. Ricordo che Roma è la principale destinazione dei treni ad alta velocità del Paese".