Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus, nuove regole per tutti gli italiani: no abbracci, chi ha febbre stia a casa

Le raccomandazioni del Comitato scientifico valide per tutto il territorio nazionale: "Niente strette di mano, over 75 non vadano in luoghi affollati. Manifestazioni sportive a porte chiuse per un mese"

Coronavirus, vertice a Palazzo Chigi (Ansa)

Roma, 3 marzo 2020 - Niente abbracci e strette di mano. Il Comitato scientifico sul coronavirus voluto dal premier Giuseppe Conte ha diffuso una serie di raccomandazioni utili a contenere il contagio da Covid19, che potrebbero integrare il Dpcm del primo marzo. Si va dunque verso un giro di vite nelle misure anti-epidemia, visto che - a quanto si apprende - il comitato scientifico "è molto preoccupato" per la'attuale situazione.

Importante: gli avvertimenti valgono per tutta l'Italia per i prossimi 30 giorni, anche se sono da rivalutare ogni 15 giorni. 

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Persone anziane a casa

Alcune raccomandazioni riguardano la popolazione anziana: le persone che hanno oltre 75 anni e quelle che ne hanno più di 65 e sono ammalate sono invitate a non frequentare luoghi affollati, dice il Comitato. 

No abbracci né strette di mano

Ci sono poi regole valide per tutti, indipendentemente dall'età e dallo stato di salute: gli esperti raccomandano di evitare, quando possibile, abbracci e strette di mano, e di mantenere la distanza di un metro dalle altre persone. Evitare anche gli scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive. 

Chi ha febbre stia a casa

Chi ha febbre - anche solo poche linee e anche se non è stato nelle zone a rischio contagio o non ha mai avuto contatti con possibili positivi - è invitato a restare in casa ed evitare rapporti sociali. Anche questo avviso vale per tutta la popolazione di qualsiasi fascia di età. Si raccomanda poi di starnutire o tossire all'interno di un fazzoletto, evitando il contatto delle mani con le secrezioni.

Sport a porte chiuse

Il Comitato propone poi eventi sportivi a porte chiuse per 30 giorni e stop quindi a ogni tipo di manifestazione che non consente di osservare la distanza di sicurezza di un metro (intanto anche la partita Juve-Milan di Coppa Italia è stata rinviata). Inoltre "si richiede ai Comuni, agli enti territoriali, alle associazioni culturali, associazioni sportive, al mondo della comunicazione di offrire attività ricreative individuali alternative, che promuovano e favoriscano le attività all'aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio".