Roma, 29 aprile 2020 - I no-lockdown sono più 'cattivi' dei no-Vax. Parola del virologo Fabrizio Pregliasco. In tempi di quarantena da Coronavirus, i cosiddetti leoni da tastiera hanno molto più tempo per sfogarsi e dopo tanto tempo di reclusione casalinga sono evidentemene più incattiviti dalle autocertificazioni e dai divieti vari. Anche perché le tanto attese aperture della fase 2 sono state una delusione per molti.
E così Pregliasco, ospite del webinar 'Emergenza Covid-19: comunicazione e informazione ai tempi del coronavirus tra infodemia e fake news', promosso da Rarelab, racconta: "Vengo insultato più ora dai leoni da tastiera sui social, quelli che vogliono il no-lockdown, che prima dai no-vax". I motivi degli attacchi? Pregliasco la spiega così: "Due sono gli aspetti più difficili da far comprendere in un'epoca di infodemia: questa è una malattia a basso rischio specifico ma la sua dimensione numerica e l'affollamenrto delle terapie intensive, che c'è stato nella fasi di incremento dei contagi, l'hanno fatta diventare un problema di sanità pubblica, che non può essere sottovalutato o preso alla leggera".
Che fare? Pregliasco insiste: "La Fase 2 va attuata, anche se oggi siamo a 1.5, ma è legata ad una esigenza di monitoraggio dei 'rubinetti' per controllare quale sarà l'effetto di una possibile ripresa".
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