Domenica 24 Novembre 2024
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Cronaca

Coronavirus, domande e risposte. Il contagio avanza ma non corre

Il fisico Castorina: i numeri sono più bassi rispetto alle previsioni. Ma invita alla cautela: "Le misure di contenimento abbasseranno il rischio"

Allarme Coronavirus in tutto il mondo (Ansa)

Allarme Coronavirus in tutto il mondo (Ansa)

Roma, 5 marzo 2020 - In tempi di allarme coronavirus, mentre si contano vittime e contagiati il governo mette in atto misure choc come chiudere le scuole e limitare le manifestazioni - sportive e non -  abbiamo chiesto agli esperti di fare chiarezza. Ecco le loro risposte

1 - Il totale dei contagiati è in calo?

"L’epidemia sta andando avanti – risponde Paolo Castorina, della sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Università di Catania –, ma gli ultimi dati attestano un numero di contagiati inferiore a quello previsto dalla crescita esponenziale di circa 300 unità. Questa è sicuramente una buona notizia, ma bisogna aspettare e vedere quale sarà l’andamento nei prossimi giorni e soprattutto se questo rallentamento si consoliderà. Quello che stiamo osservando ci fa ben sperare, ma la cautela è d’obbligo perché i dati fluttuano. La curva di crescita macroscopica, usata per seguire l’andamento dell’epidemia, fa pensare a una riduzione del totale di contagiati rispetto a quella ipotizzata in un primo momento, relativa a una crescita di tipo esponenziale. Le misure di contenimento devono comunque essere rafforzate in maniera tale che se effettivamente questo rallentamento sarà confermato nei prossimi gioni avremo una riduzione del rischio di diffusione dell’epidemia".

2 - I bollettini così espressi creano allarme?

"La trasparenza in un momento come questo è assolutamente doverosa – prosegue il fisico Castorina – perché serve a rendere consapevoli i cittadini di quanto sta accadendo e a che punto ci troviamo con l’evoluzione dell’epidemia, soprattutto in merito alla comprensione delle misure di sicurezza necessarie a ridurre il contagio. Ciò detto, i dati vanno valutati con attenzione e soprattuto devono essere ben interpretati. Quindi è bene affiancare alla lettura dei dati puri e semplici la spiegazione di un esperto che renda il loro significato il più possibile aderente alla realtà".

3 - Come vanno letti i dati sui morti?

"Il numero dei decessi – chiarisce il virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco – si riferisce sempre a pazienti in età avanzata con patologie pregresse morti ’con’ il Coronavirus e non ’per’ il Coronavirus. Questa è una distinzione importante poichè bisognerebbe determinare con esattezza cosa ha realmente causato il decesso. Inoltre l’attuale percentuale del 3,4 è sicuramente più alta perché calcolata sui 3079 contagi accertati, quando i positivi al test potrebbero essere stati anche di più".

4 - L'arrivo del caldo fermerà il virus?

"L’arrivo della bella stagione – spiega Pregliasco – porterà sicuramente a una riduzione delle sindromi influenzali. Sarà quindi più facile individuare i pazienti affetti da Coronavirus.  In merito al Covid-19 – prosegue il virologo – l’ampia diffusione dell’epidemia non permette al momento di fare nessun tipo di previsione. Resta ancora tutto da verificare. Nel 2009 il nuovo virus influenzale A/H1N1, –conclude – si manifestò, ad esempio, fino ad agosto. Per questo motivo bisogna non abbassare la guardia e continuare a praticare una prevenzione adeguata".

5 - Le zanzare trasmettono il Covid-19?

"Le zanzare non rappresentano nessun pericolo per la diffusione del Coronavirus – rassicura Fabrizio Pregliasco – . Il sangue non è un veicolo per la trasmissione dell’infezione che si propaga da persona a persona attraverso le goccioline di saliva contenute nello starnuto o nel colpo di tosse di un soggetto infetto, oppure indirettamente, quando le goccioline di saliva o altre secrezioni nasali o della gola, si depositano sulle mani o su superfici che vengono a contatto con la bocca o il naso di altre persone. Riguardo al Covid-19, sono stati di recente segnalati rarissimi casi di contagio oro-fecale: lavarsi spesso le mani in particolare dopo essersi recati in bagno resta quindi tra le norme più efficaci per la prevenzione". È opportuno evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce, meglio utilizzando il gomito. Non toccarsi naso, gola e occhi con le mani.