Roma, 11 marzo 2020 – Il governo stanzia 25 miliardi per l'emergenza coronavirus, mentre le città restano deserte per contenere la diffusione. I casi di positività però continuano a crescere: l'ultimo bollettino della Protezione civile è di 12.462 contagi (compresi morti e guariti). Attualmente i malati sono 10.590 (2.076 in più di ieri). Il il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, però chiarisce che circa 600 sono persone della Lombardia di cuiieri non erano disponibili i dati. "Il totale dei guariti è 1.045, abbiamo 41 unità in più", ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Sale però anche il numero dei decessi: 827 (197 in più di ieri).
Il paziente 1 parla: "Sono a Lodi?"
Lombardia
Drammatici i numeri che arrivano dalla Lombardia. Sono 617 i morti totali, con un aumento di 149 decessi in un solo giorno. Secondo l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, si tratta dell'incremento quotidiano più alto in Lombardia da quando è iniziata l'emergenza. "I positivi sono 7280, con una crescita molto ampia di 1489 ma ieri avevamo segnalato una crescita solo di 300 positivi dovuta al fatto che molti tamponi sono arrivati in serata", ha chiarito Gallera. "Aumentano i ricoverati in terapia intensiva, sono 560, con un aumento di 94 e questo è il dato più preoccupante", ha aggiunto Gallera, spiegando che "le terapie intensive sempre più sotto stress". Aumentano i dimessi ma non abbiamo ancora il dato definitivo", ha spiegato.
E l'incremento esponenziale dei contagi ha spinto il presidente della Regione, Attilio Fontana, a chiedere al governo la "chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole".
Codogno: nessun nuovo contagio
Veneto
A Fontana fa eco Luca Zaia. "Se continua così si chiuderà tutto per forza, perché saremo tutti con il virus, e dico ai veneti: dateci una mano a rallentare la diffusione", ha detto il presidente della Regione Veneto. "Non è normale che muoiano 29 persone in meno di 15 giorni - ha aggiunto -. Se non stiamo a casa, avremo 2 milioni di veneti contagiati e finirà che dovremo svuotare gli ospedali dai pazienti ordinari per inserire i contagiati da Coronavirus". In Venteo i casi sono 940 (+157).
Emilia Romagna
In Emilia Romagna sono complessivamente 1.739 i casi di positività, 206 in più rispetto all'aggiornamento di ieri pomeriggio. Passano da 5.167 a 6.640 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle 12, sulla base delle richieste istituzionali. Salgono a 38 (ieri erano 31) le guarigioni, 37 delle quali riguardano persone "clinicamente guarite". Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 86 a 113: 27, quindi, quelli nuovi, che riguardano 22 uomini e 5 donne. La maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime.
Marche
Cresce anche nelle Marche il numero dei campioni positivi: sono 479, nell'aggiornamento comunicato questa mattina, sul totale di 1.656 testati dall'inizio dell'emergenza. Lo fa sapere la Sod di virologia dell'ospedale Torrette di Ancona. Ieri alle ore 17, i test positivi erano 394 su 1.437 test effettuati. E si registra il primo caso ad Ascoli Piceno.
I dati dalle altre regioni
Quanto alle atre regioni il bollettino odierno segnala: 480 casi in Piemonte (+44), 314 in Toscana (+54), 125 nel Lazio (+26), 149 in Campania (+23), 181 in Liguria (+53), 110 in Friuli Venezia Giulia (+0), 81 in Sicilia (+21), 71 in Puglia (+16), 74 in Trentino (+24), 37 in Abruzzo (+0), 44 in Umbria (+7), 16 in Molise (+1), 37 in Sardegna (+17), 19 in Valle d'Aosta (+2), 17 in Calabria (+6), 75 in Alto Adige (+37), 8 in Basilicata (+1).
Napoli, aggressione ai medici
Intanto a Napoli, un paziente in attesa al pronto soccorso del tampone ha sputato contro un medico e un infermiere. I due operatori sanitari ora dovranno trascorrere 15 giorni in isolamento mentre si è dovuto procedere allo sgombero del locale e alla chiusura per sanificarlo. E' la ventesima aggressione registrata dalla pagina Facebook 'Nessuno tocchi Ippocrate' che da tempo monitora in Campania gli episodi di violenza contro gli operatori della sanita'. Questa volta però la conseguenza è la sospensione temporanea di un’attività all'ospedale Cotugno, centro di riferimento per il coronavirus, e la quarantena di sanitari.