Roma, 24 dicembre 2020 - L'indice Rt di trasmissibilità del Coronavirus è superiore a "1" solo in Veneto e Molise. Lo rivela Silvio Brusaferro durante la conferenza stampa al ministero della Salute, parlando dell'analisi del monitoraggio regionale della cabina di regia. Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità chiarisce che si tratta del "valore dell Rt a 14 giorni quello che come sappiamo è l'indicatore più stabile rispetto a quello a 7 giorni". Un parametro che resta inferiore a 1 "in quasi tutte le regioni" tranne il Veneto in cui tocca 1,1 e il Molise a 1,02. Brusaferro ammette che siamo di fronte a "una leggera tendenza alla risalita", dal momento che l'indice Rt in Italia da 0,86 della scorsa settimana è passato a 0,90.
Bollettino sul Coronavirus in Italia del 24 dicembre
Un dato comunque migliore rispetto a quello degli altri Paesi europei dove, spiega il presidente Iss "il virus sta circolando fortemente" e ci sono zone "dove avviene in modo più intenso". Ci sono Paesi considerati vicini in cui, aggiunge, "l'incidenza a 14 giorni mostra indicazioni chiare di ricrescita".
Per quanto riguarda "l'età mediana" dei pazienti infettati da Sars-Cov-2, in Italia "sta leggermente diminuendo". E ancora: "La maggior parte delle persone affette da Covid, quasi il 75%, sono asintomatiche o paucisintomatiche".
Rezza
In conferenza stampa interviene anche Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. E fornisce alcune raccomandazione in vista di cene e pranzi per le feste natalizie. "Limitare il numero di persone è importante. Non si tratta di una imposizione ma di un richiamo al buon senso. Più aumentano le dimensioni delle aggregazioni più aumenta il rischio", il suo appello.
Veneto
Il caso al momento allarmante è quello del Veneto. L'indice Rt puntuale è compatibile con uno scenario tipo 2 e si colloca per la terza settimana consecutiva a rischio alto con una incidenza estremamente elevata. Il documento Iss esorta nuovamente "ad applicare con urgenza le misure previste''. Mentre Rezza anche oggi sottolinea che "nella aree maggiormente colpite si può considerare l'opportunità di misure maggiormente restrittive", anche in questi giorni di festività.
Variante Covid
Tema caldo di questi giorni la (o le) variante Covid che imperversa in Inghilterra e minaccia mezza Europa. La stima dell'aumento della contagiosità della variante inglese è di un +0.4 dell'Rt, spiega Rezza. "Non sembrano esserci effetti sull'efficacia del vaccino e neppure sulla gravità clinica", aggiunge.
Scuole
Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute non si tira indietro sul tema della riapertura delle scuole. "È difficile dire quale sia il contributo delle scuole alla circolazione virale", premette Rezza. Ci sono diversi studi che però danno "risultati a volte contrastanti. Inoltre bambini e adolescenti fanno meno sintomo rispetto agli adulti. Quando si riaprono le scuole però non si teme tanto la trasmissione all'interno dell'ambiente scolastico, ma particolare cura va posta alle attività extrascolastiche e al sistema dei trasporti. Elementi che si stanno considerando". Rezza sottolinea comunque che "è obiettivo primario" di tutti "la riapertura delle scuole, ma bisogna sempre valutare a livello territoriale la situazione epidemiologica".