Roma, 23 aprile 2020 - Via libera il 4 maggio anche per l’allentamento della stretta ai comportamenti individuali, a meno che i dati di questo fine settimana non facciamo brutte sorprese. Se l’incremento dei contagiati sarà sceso sotto quota 2mila – cifra sfiorata lunedì quando si è arrivati a 2.200 – l’allentamento della stretta sui cittadini, dicono fonti governative, sarà più ampio, altrimenti, se come in questi giorni saremo sempre attorno a quota 3mila, il 4 maggio la riapertura sarà limitata alle attività industriali e a parte di quelle commerciali mentre per i singoli rimarranno molti divieti.
Coronavirus Italia, il bollettino del 23 aprile
Un piano è previsto entro lunedì prossimo. In ogni caso si sottolinea che le misure saranno provvisorie. Sotto particolare esame sarà l’indicatore ‘R con zero’ che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. Se salirà sopra una cifra superiore a 0.6%- 0.8% (laddove il fattore 1 indica che ogni malato ne infetta un altro) potrà essere ridotta ulteriormente l’apertura. La soglia non è stata decisa, ma viene valutata da Palazzo Chigi e dal ministero della Salute con gli esperti del comitato tecnico scientifico per l’emergenza.
Quello che è certo è che il piano del Governo per il post 4 maggio prevede l’utilizzo esteso di mascherina e guanti per ogni situazione nella quale non si può garantire la distanza di sicurezza di un metro e per ogni spazio chiuso. Quindi per accedere a negozi (ma anche fare la fila all’esterno), prendere i mezzi pubblici, viaggiare in treno o in aereo, ma anche in auto non da soli. In linea di massima l’orientamento del governo sarebbe quello di togliere il divieto di spostarsi liberamente nel comune di residenza e probabilmente anche fuori dal comune di residenza. Come minimo i paesi della provincia e forse dell’intera regione, ma almeno per altre settimane resterà il divieto di spostarsi tra regioni non limitrofe.
In ogni caso, dipenderà dai dati dei nuovi contagi e potrebbe essere prevista una differenziazione tra Nord (in particolare Piemonte e Lombardia) e resto del Paese. Dando il via libera agli spostamenti nel comune e nella provincia, dovrebbe cadere l’obbligo dell’autocertificazione in questo ambito territoriale e dovrebbe essere consentito invitare o ospitare a casa amici e parenti. In ogni caso il via libera sarà accompagnato dall’invito a non eccedere.
Ok anche allo sport in spazi aperti, purché fatta da soli o al massimo in due, mantenendo la distanza di sicurezza, e ok alle passeggiate anche non finalizzate a necessità specifiche (ma sempre da soli o con congiunti) e all’accesso ai parchi e alle aree giochi per bambini. Il via libera alle industrie e ai negozi, che è sicuro, dovrebbe prevedere, oltre a una serie di misure a tutela dei lavoratori, anche in un invito allo scaglionamento degli orari di apertura, che a settembre potrebbe coinvolgere le scuole: una ipotesi alla quale si sta pensando è quella di posticipare di un’ora l’apertura delle scuole (o, di contro, delle attività commerciali e delle aziende). Il fine è evitare i picchi delle ore di punta e consentire la fruibilità dei trasporti pubblici locali.
Visite ai parenti
L’uscita dal lockdown è al vaglio del governo che dal 4 maggio dovrebbe rendere possibili le visite ai famigliari, ad oggi vincolate a stringenti motivi di necessità. Sarà comunque obbligatorio indossare guanti e mascherine.
A tavola con gli amici
A partire dal 4 maggio, se sarà possibile muoversi liberamente all’interno del comune di residenza, tornerà lecito recarsi a casa di amici per cena. L’invito delle autorità, però, sarà quello di evitare party con tanti invitati
Fuori al ristorante
Gradualmente verrà consentita la riapertura dei ristoranti, ma i camerieri saranno tenuti a usare guanti e mascherine. I titolari dovranno garantire anche il distanziamento fra i clienti. Pertanto potranno essere previsti dei divisori tra i tavoli
Uscite fra giovani
Per scongiurare nuovi focolai, la task force del governo per l’agognata fase 2 sta cercando soluzioni volte a limitare gli assembramenti di giovani. Per questo dovrebbe essere possibile uscire al massimo in due
Viaggi extraurbani
Le uscite fuori porta sono al centro del dibattito fra gli esperti del governo. Gli spostamenti da un paese a un altro saranno ammessi in base al livello dei contagi Se questo scenderà, si tornerà a muoversi liberamente almeno nella stessa provincia.
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