Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus, ritorno al lavoro: come difendersi dal virus

Con la Fase 2, da lunedì 4 maggio, 4,4 milioni di italiani riprendono le loro occupazioni. Due terzi sono uomini, la maggior parte abita al Centro-Nord ed è over 50

La sanificazione di un ambiente di lavoro (Ansa)

Roma, 3 maggio 2020 - Le spiegazioni non mancano, ma certo a prima vista la lista dei 4,4 milioni degli italiani che rientreranno al lavoro da domani fa a pugni con la logica: il Coronavirus fa molti più morti fra gli uomini che tra le donne. Il 74,8% di quelli che riprenderanno l’attività – secondo un rapporto della Fondazione studi consulenti del lavoro – sono appunto maschi. Del gentil sesso solo 1.1 milione li imiterà. La gravità del contagio sale con l’età: sarà per questo che restano a casa soprattutto i giovani mentre ad uscire sono gli over 50? Il pericolo è massimo nelle regioni del Nord, decresce al Centro e diventa minimo al Sud; ad affollare non solo le fabbriche ma pure i mezzi di trasporto saranno, guarda caso, gli abitanti delle zone più colpite dal virus: Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Marche dove il tasso di rientro oscilla intorno al 69%. Nel settentrione tornano in campo 2,8 milioni di occupati, al centro 812mila e nel meridione 822mila.

Naturalmente, il quadro disegnato dal governo ha una motivazione di fondo: il grosso delle attività che riprendono fa parte di settori a prevalenza maschile, e cioè il manifatturiero e quello edile; gran parte delle industrie italiane è situata sopra la linea gotica. E quasi 2 lavoratori su 3 impegnati nelle attività ancora chiuse ha meno di 40 anni, come spiega lavoce.info. Inevitabilmente, però, il quadro restituisce l’idea di un disegno confuso e, se non privo di una logica interna, sicuramente pericoloso. Soprattutto se – al netto delle misure che regolano il rientro al lavoro – inneschi nel Paese la convinzione che la Fase 2 coincida con il liberi-tutti.

di Antonella Coppari

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Sempre a distanza di almeno un metro

Si chiama distanziamento sociale la prima regola da tenere a mente sempre. Mantenere un metro di distanza gli uni dagli altri all’aria aperta sempre (negli spazi chiusi poco ventilati le cautele aumentano). No a strette di mano o abbracci: vige un nuovo galateo.

Se siete al chiuso coprite naso e bocca

Nei locali pubblici al chiuso (e dovunque sia impossibile stare distanti) coprire bene naso e bocca. Vanno bene anche le mascherine di tessuto (cotone), lavate e igienizzate a fine giornata. In mancanza di ricambi le mascherine di carta in buone condizioni si possono riciclare, esponendole ai vapori di alcol. Anche i raggi del sole hanno un’azione antisettica.

Date un passaggio? Sì, con mascherina

Nella propria auto da soli, durante il viaggio, le mascherine non servono. Se accompagnate un passeggero, questo va sistemato in diagonale dietro di voi, e tutti e due (conducente e passeggero) devono coprire naso e bocca. Areate l’abitacolo.

In ascensore indossate i guanti

In ascensore, oltre a coprire naso e bocca, dovendo toccare i bottoni della pulsantiera, indossate i guanti. In alternativa usate il gomito per evitare contatti  sui polpastrelli. Stessa precauzione per le maniglie delle porte. E le pulsantiere ricoperte con pellicole trattate con sostanze antibatteriche? Mai abbassare la guardia. Casomai prendere le scale.

Bus, treni e metro: ecco le regole

L’utilizzo dei mezzi pubblici prevede l’obbligo del distanziamento. Indossare la mascherina è doveroso perché siamo all’interno di uno spazio confinato, poco ventilato, affollato da più persone, e tra queste si possono celare casi asintomatici, potenziali vettori del virus. L’adozione dei guanti è quantomai opportuna quando occorre aggrapparsi alle maniglie di sostegno.

Rientro a casa in sicurezza: come comportarsi. Via le scarpe e mani lavate.

Sul posto di lavoro pulite pc e tastiera

L’igiene sul posto di lavoro è necessaria. Pulire la tastiera del computer, il telefono, e in genere tutti gli strumenti di facile presa, con disinfettanti. Anche gli schermi vanno igienizzati poiché esposti alla pioggia di germi emanati durante la conversazione.

Ristoranti d’asporto, attenti a cosa toccate

Gli alimenti sono estranei al Coronavirus, che si propaga per via aerea. Occorre ribadire l’assoluta necessità di lavare le mani prima di avvicinare il cibo alla bocca in quanto è possibile aver toccato superfici contaminate. Nei take away (ritiro pietanze da asporto) richiede cautela quando ci avviciniamo alla cassa per pagare e ritirare i prodotti.

Schede a cura di Alessandro Malpelo

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