Giovedì 7 Novembre 2024

Coronavirus, bambini al parco: a che punto siamo. Scontro Bonetti-Iss

Il presidente Iss: "Rischio boomerang per i nonni". Ma il ministro per la Famiglia insiste: "La nostra responsabilità è prevedere la riorganizzazione" . Pd e M5S chiedono udienza a Conte, e i sindaci preparano piani per aprire le aree gioco

Coronavirus, un parco giochi per bambini chiuso (ImagoE)

Coronavirus, un parco giochi per bambini chiuso (ImagoE)

Roma, 17 aprile 2020 - Da un lato la scienza, dall'altro il governo sotto la spinta di genitori ed educatori che chiedono di far tornare i bambini al parco temendo gli effetti sui più piccoli del lockdown prolungato. Fatto sta che ad oggi, su un'altra delle questioni scottanti della fase 2 dell'emergenza Coronavirus oltre al lavoro e alla scuola, una decisione non è ancora stata presa. 

FOCUS / Il bollettino del 17 aprile

Ieri la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha auspicato, pur nella cornice delle indicazioni sanitarie e in sicurezza, "di rivedere i bimbi al parco già dal 4 maggio", ovvero nella data in cui si prevede quantomeno . la ripartenza delle attività produttive. 

L'Iss però a stretto giro ha fatto sapere che ci vuole molta cautela altrimenti si rischia "il boomerang di contagiare i nonni". "Abbiamo raggiunto un obiettivo importante che è quello di tenere 'R' sotto 1 - ha spiegato il presidente Silvio Brusaferro - dobbiamo muoverci con grande cautela e declinare la necessità dell'attività fisica dei bambini in modo tale che il rischio sia comunque ridotto al minimo. Nella struttura familiare italiana i nonni hanno un ruolo importante e si rischia un cortocircuito che può diventare un boomerang. Dobbiamo stare molto attenti".

Ma il ministro Bonetti insiste e oggi replica all'Iss. "L'accesso ai parchi va affrontato con la lucidità scientifica e la responsabilità della politica. La risposta non può essere 'continuiamo a rimanere in casa fino a che il virus sarà debellato', questo significherebbe rimanere in casa per anni. Dobbiamo riorganizzare la vita evitando che il contagio colpisca i più fragili e garantendo i diritti della persona. La nostra responsabilità è prevedere la riorganizzazione".

L'idea di Bonetti è quella di mettere in campo un esercito di volontari che contingentino gli ingressi nei parchi, dove bisogna prevedere "aree gioco individuali perchè il gioco collettivo dovrà essere rimandato - ribadisce la ministra - e approfittiamone per insegnare ai bambini e ai giovani, attraverso il gioco, le regole per riprendere una vita di comunità con novità come la distanza e l'igiene".

D'altra parte l'idea della ministra era contenuta in una lettera inviata al comitato tecnico scientifico a firma, oltre che Bonetti, della sottosegretaria alla Salute con delega alla medicina per l'infanzia Sandra Zampa e del presidente della Società italiana di Pediatria Alberto Villani. Una lettera datata 31 marzo che è ancora in attesa di un parere e all'interno della quale si parla dell'opportunità di consentire ai minorenni con un'età compresa tra gli 0 e i 18 anni di poter svolgere attività motorie e ludiche all'aria aperta ma sempre accompagnati da un familiare e nel rispetto del distanziamento sociale, con un rapporto adulto/minore di 1:1, a meno che non si tratti di fratelli o minori conviventi nella stessa abitazione.

E se manca ancora un passo del governo in tal senso, Bonetti incassa il placet di Save the children: "Concordiamo con la ministra a proposito della necessità di lavorare alla ripartenza dei ragazzi e degli adolescenti - spiega Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa dell'associazione - Riteniamo sia necessario un piano organico che comprenda sia la scuola che le attività territoriali e che coinvolga scuole, famiglie, istituzioni locali, associazionismo e volontariato".

Pd e M5S chiedono un incontro a Conte

Oggi intanto hanno chiesto un incontro sul tema al premier Conte anche i rappresentanti di Camera e Senato di Pd e M5S. "In queste settimane di emergenza, in cui emergono i bisogni dell'intera popolazione a cui è necessario rispondere con determinazione e prontezza, si è sempre più concretizzata un'ulteriore urgenza: quella di occuparci dei nostri  bambini e della tutela dei loro diritti in maniera articolata e strutturata - scrivono in una nota- .E' necessario salvaguardare anche le altre componenti che compongono la vita delle nostre bambine e dei nostri bambini: la dimensione emotiva, la socialità, il gioco, la scoperta".

I piani di governatori e sindaci

Riguardo alle Regioni, in Emilia Romagna il commissario all'emergenza Venturi ha annunciato un'apertura verso i bambini, parlando di progettare tanto per cominciare "passeggiate con i bambini, che sono quelli che stanno facendo più fatica". Bologna fa ancora un passo avanti, con il sindaco Merola che ha annunciato di aver "già iniziato a lavorare per predisporre un piano di possibili utilizzi da parte dei bambini e delle bambine" dei parchi "per essere pronti in vista della fase di graduale riapertura delle attività. Un piano che dovrà tener conto di adeguate misure di prevenzione sanitaria". 

In Toscana il sindaco di Firenze Nardella Dario Nardella ha fatto sapere di essere disponibile a sperimentare la proposta della ministra Bonetti individuando uno spazio pubblico per ogni quartiere. Un piano per riaprire i parchi lo avrebbe già anche il sindaco di Palermo Orlando. Favorevole anche la prima cittadina di Torino Chiara Appendino. 

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