Venerdì 27 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus, scelta la app per tracciare i contatti. Si chiama 'Immuni'

Firmato il contratto. Arcuri: "Sarà volontaria e in regioni pilota". L'Europa: sì a bluetooth, no geolocalizzazione

Fase 2, scelta l'app di tracciamento (Ansa)

Roma, 16 aprile 2020 - Si chiama Immuni, proposta dalla società Bending Spoons S.p.a., l'app di tracciamento selezionata per tenere sotto controllo la diffusione del Coronavirus. L'app è stata scelta perché "ritenuta più idonea per la sua capacità di contribuire tempestivamente all'azione di contrasto del virus, per la conformità al modello europeo delineato dal Consorzio PEPP-PT e per le garanzie che offre per il rispetto della privacy". E' quanto si legge nell'ordinanza firmata oggi da Domenico Arcuri con cui il commissario straordinario per l'emergenza dispone di "procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d'uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons S.p.a". FOCUS / Coronavirus, il bollettino del 17 aprile

La società, si legge nell'ordinanza, "esclusivamente per spirito di solidarietà e, quindi, al solo scopo di fornire un proprio contributo, volontario e personale, utile per fronteggiare l'emergenza da COVID-19 in atto, ha manifestato la volontà di concedere in licenza d'uso aperta, gratuita e perpetua, al Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19 e alla Presidenza del Consiglio dei ministri, il codice sorgente e tutte le componenti applicative facenti parte del sistema di contact tracing già sviluppate, nonché, per le medesime ragioni e motivazioni e sempre a titolo gratuito, ha manifestato la propria disponibilità a completare gli sviluppi informatici che si renderanno necessari per consentire la messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing digitale".

Arcuri: "Sarà volontaria e in regioni pilota"

"La app sul 'contact tracing' sarà un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell'emergenza. Stiamo lavorando con il ministero per l'Innovazione e la Presidenza del Consiglio per cominciare la sperimentazione, che contiamo possa essere avviata in alcune regioni pilota, per poi estenderla. Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini", dice il commissario al Tg1. 

Scaricare la app sul proprio smartphone sarà dunque su base volontaria. Continua Arcuri: "Speriamo che i cittadini possano sopportare e supportare il sistema di tracciamento dei contatti, che ci servirà a capitalizzare l'esperienza della fase precedente ed evitare che si possa replicare". 

Le regole europee per l'app: sì al bluetooth

"I Paesi Ue stanno convergendo verso un approccio comune" con "soluzioni che minimizzano il trattamento dei dati personali", scrive intanto l'Europa nel documento stilato oggi in collaborazione con i governi. Oltre ai requisiti di volontarietà e interoperabilità tra Stati, già ribaditi, l'Ue si sofferma in particolare sulla tecnologia giudicata più idonea per le app di tracciamento. Devono "stimare con sufficiente precisione" (circa 1 metro) "la vicinanza" tra le persone per rendere efficace l'avvertimento se si è venuti in contatto con una persona positiva al Covid-19; per questo, dice, possono essere utilizzati "il Bluetooth o altre tecniche efficaci", evitando la geolocalizzazione.

"I dati sulla posizione dei cittadini non sono necessari né consigliati ai fini del tracciamento del contagio" sottolinea Bruxelles, precisando che l'obiettivo delle app "non è seguire i movimenti delle persone o far rispettare le regole" perché questo "creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy".  Per mantenere l'anonimato, è previsto che le app utilizzino un ID (codice d'identificazione utente, ndr) "anonimo e temporaneo che consenta di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle vicinanze". 

FOCUS Il link per il download della app AutoCert19 per chi possiede un dispositivo mobile Apple: https://onelink.to/autocert19