Martedì 5 Novembre 2024

Figli di coppie gay, il ministro Fontana: no al riconoscimento

Salvini: "Utero in affitto è un delitto". Spadafora: basta propaganda. Di Maio: non faremo leggi

Il ministro Lorenzo Fontana (Ansa)

Il ministro Lorenzo Fontana (Ansa)

Roma, 26 luglio 2018 - Il ministro Lorenzo Fontana dice 'no' al riconoscimento dei figli di coppie omosessuali nati da maternità surrogata (pratica illegale in Italia). Vale a dire che nessun nato all'estero dal cosiddetto 'utero in affitto' verrà riconosciuto dalla legge italiana. Ed è subito scontro nella maggioranza gialloverde, con Matteo Salvini schierato dalla parte del ministro espressione della sua area e uno dei massimi esponenti del M5S, il sottosegretario di Palazzo Chigi Vincenzo Spadafora, sul fronte diametralmente opposto. Con una nota l'uomo di fiducia di Luigi Di Maio intima a Fontana di smettere con la propaganda o "si rischia di tornare 10 anni indietro". "Non esistono bimbi di serie A e bimbi di serie B, tutti vanno tutelati", è il ragionamento di Spadafora. E alla fine a mettere un punto arriva proprio Di Maio, che dice: "Non faremo leggi sull'utero in affitto".

FONTANA - "Il diritto di famiglia - ha detto il ministro Fontana - non può tenere in conto il riconoscimento di genitorialità di bimbi concepiti all'estero da coppie dello stesso sesso tramite pratiche vietate come la maternità surrogata o l'eterologa, non consentita a coppie omosessuali. Se il divieto della gestazione per altri è presente nel nostro ordinamento, va fatto rispettare in termini concreti, evitando che il ricorso a tali pratiche all'estero si traduca poi, con il ritorno in Italia del minore, in un continuo aggiramento del divieto, che è volto a proteggere valori fondamentali quali la dignità della donna e del bambino, ridotti a meri oggetti". 

SALVINI: UTERO IN AFFITTO E' DELITTO - In materia di maternità surrogata, sceglie toni più aspri il vicepremier, intervenuto in un question time in Senato: "L'utero in affitto e la compravendita di gameti umani e di bambini sono fattispecie delittuose, sono reati", tuona il ministro dell'Interno - . Finché campo e finché sono membro di questo governo l'utero in affitto e i bambini in vendita non esisteranno in Italia come pratica, perché lede i diritti dei bambini, delle mamme e dei papà".

SPADAFORA - Ed ecco l'intervento di Spadafora: "Invito il ministro Fontana a fermare la propaganda ed aprire un dialogo culturalmente serio, di riflessione e di discussione, per evitare che il nostro Paese torni 10 anni indietro, contravvenendo anche alle indicazioni della Corte Costituzionale". "Su questi temi è necessario andare al di là delle battaglie identitarie, perchè tutto questo incide realmente nella nostra società e coinvolge i più indifesi, i bambini. Non esistono infatti, bambini di serie A o di serie B, tutti devono essere tutelati", ha aggiunto Spadafora in una nota. "Per questo la Corte Costituzionale, con la sentenza 162 del 2014, ha superato il principio espresso dalla legge 40 del 2004, per il quale vi doveva essere coincidenza fra genitorialità biologica e genitorialità sociale. Secondo la Corte costituzionale infatti, questo principio è illegittimo sul piano costituzionale e non costituisce un bene giuridico meritevole di protezione". "Il preminente interesse del minore - continua Spadafora - è l'unico principio che deve guidare tutte le scelte nella materia dello status familiare. Proprio per questo, secondo la giurisprudenza, è illegittimo il rifiuto dell'Ufficio di stato civile di iscrivere nei registri i bambini concepiti con tecniche di procreazione medicalmente assistita da coppie dello stesso sesso".

L'ARCIGAY: PROPAGANDA SULLA PELLE DEI BIMBI - Anche l'Arcigay va all'attacco. "La misura è colma: Salvini e Fontana la smettano di fare propaganda sulla pelle dei bambini - attacca Gabriele Piazzoni, segretario nazionale -. Il continuo tuonare dei due rappresentanti del governo contro la stabilità familiare e affettiva di bambini e bambine è un fatto ignobile e immorale. Sono i tribunali a ordinare il riconoscimento di quei bambini, perché l'interesse del minore viene prima di tutto, specie delle squallide campagne di consenso dei ministri leghisti". Piazzoni si rivolge poi al Movimento 5 Stelle: "Ma è possibile che l'alleato di governo di questi personaggi, a cui appartiene anche la sindaca Chiara Appendino, la prima ad aver iscritto all'anagrafe il figlio di una famiglia omogenitoriale, non abbia nulla da dire?". 

DI MAIO - "Non ci occuperemo di queste materie in questa legislatura perché siamo in disaccordo" con la Lega, dice Di Maio commentando le dichiarazioni del ministro Fontana. "Se dice che l'utero in affitto in Italia è illegale dice una verità poi ci sono i bambini e questi bisogna tutelarli", ha aggiunto sottolineando però che poiché con la Lega, altro partner di governo, su questi temi non c'è stato accordo, durante questa legislatura non ci saranno leggi su questi temi.