Mercoledì 9 Ottobre 2024

“Spiati i conti bancari di Meloni e famiglia”. Bancario sotto inchiesta a Bari

Oltre 6mila accessi abusivi, ai danni anche dei ministri Santanchè e Crosetto, e di altre personalità politiche, forze dell’ordine e magistratura. Licenziato. La premier: “Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”

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La premier Giorgia Meloni, con la sorella Arianna (Ansa)

Bari, 10 ottobre 2024 – "Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”. Così Giorgia Meloni commenta l’inchiesta aperta dalla procura di Bari sulla presunta violazione del suo conto corrente.

Secondo quanto rivelato dal quotidiano Domani, i magistrati pugliesi indagano su un ex dipendente di Intesa Sanpaolo: avrebbe effettuato oltre 6mila accessi abusivi ai conti di vip, soprattutto politici, tra cui spicca il nome della presidente del Consiglio, ma anche della sorella Arianna Meloni, dell’ex compagno Andrea Giambruno, dei ministri Santanchè e Crosetto, del presidente del Senato Ignazio La Russa, e del procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Giovanni Melillo. E ancora sono coinvolti i governatori rispettivamente di Puglia e Veneto, Michele Emiliano e Luca Zaia, il procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, oltre a ufficiali dell'Arma e della Guardia di finanza. 

La persona sotto inchiesta – originaria di Bitonto – è stata licenziata lo scorso 8 agosto al termine di un procedimento disciplinare, dopo essere stata scoperta quasi per caso dalla sicurezza interna alla banca. 

La notizia di reato è arrivata quindi alla procura che ora vorrebbe soprattutto capire il perché l’indagato violasse la privacy bancaria dei clienti. Da Intesa Sanpaolo è partita anche la denuncia al Garante della privacy. 

Di questa vicenda ancora si sa poco. Al momento sembra che non ci siano collegamenti tra l’inchiesta di Bari e quella di Perugia relativa alla divulgazione di informazioni riservate e agli accessi abusivi ai sistemi informatici che vede indagati, tra gli altri, il finanziere Pasquale Striano e l'ex sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Antonio Laudati.