Giovedì 26 Settembre 2024

Confessa in diretta tv: "Ho ucciso mia madre". Era sparito da 24 ore

Ha strangolato l’80enne: "Non riuscivo più a gestirla"

Confessa in diretta tv: "Ho ucciso mia madre". Era sparito da 24 ore

Ha strangolato l’80enne: "Non riuscivo più a gestirla"

"Non ce l’ho fatta. L’ho uccisa io. Non ce la facevo più. Non avevamo litigato, no. Non riuscivo a gestirla, stava troppo male. È stato l’istinto. Come l’ho uccisa? Si, l’ho strangolata". È stata una confessione straziante quella avvenuta ieri pomeriggio davanti alle telecamere di Pomeriggio Cinque. Il 50enne modenese Lorenzo Carbone, ricercato per l’omicidio dell’anziana madre Loretta Levrini, 80 anni, avvenuto domenica mattina a Spezzano di Fiorano (Modena), dopo aver trascorso quasi 24 ore girovagando per l’appennino è a rientrato a casa.

È proprio davanti alla palazzina dove l’uomo viveva con la pensionata, e fino a domenica notte circondata di carabinieri, che ieri il 50enne è stato intercettato dall’inviato Mediaset, Fabio Giuffrida. Il giornalista si è avvicinato all’indagato, intuendo potesse trattarsi di Lorenzo Carbone e l’uomo in pochi istanti, scoppiando in lacrime, ha confessato. Una confessione dolorosa legata a un delitto probabilmente maturato in un ambiente caratterizzato da solitudine e disagio. Quella frase ripetuta più volte: "Non so perché l’ho fatto". Poi la descrizione dell’omicidio: "Prima ho provato con il cuscino, poi ho tolto la federa e ho provato con la federa. Poi ho usato i nastrini, i lacci". L’anziana è stata trovata morta domenica pomeriggio nel letto della propria camera. È stata la figlia, che era solita farle visita la domenica pomeriggio a fare la terribile scoperta. L’anziana aveva ancora il laccetto stretto al collo. Subito sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri, che hanno dato il via alle indagini. Le stesse si sono concentrate proprio attorno al 50enne, col quale l’anziana viveva da anni. Un "ragazzone" schivo e solitario – era stato descritto dai vicini – che si prendeva cura della mamma da sempre, seppur le condizioni della donna fossero nel tempo peggiorate. Seppur mostrasse qualche "fragilità".

Le ricerche, a cui hanno preso parte militari e vigili del fuoco ieri si erano estese, anche con l’utilizzo dei droni, a diverse zone della provincia modenese. Nel pomeriggio, però, il presunto omicida è rientrato a casa e ha confessato il delitto davanti alle telecamere. "Ero andato a Pavullo. Così. Per allontanarmi. Non ho dormito, giravo per strada a piedi. Non mi sono nascosto. Sto male – ha dichiarato –. La mamma ogni tanto mi faceva un po’ arrabbiare ma non è che diventassi matto, ecco. Ripeteva sempre le stesse cose: perché la Nadia, mia sorella, ha fatto il letto. Perché ha fatto questo. Non ero in cura da nessuna parte; mi è venuto così, di istinto l’ho fatto". Ieri avvisati dal giornalista sono intervenuti sul posto i carabinieri e il 50enne è stato interrogato in caserma fino a tarda sera. "Una vicenda che mi ha toccato umanamente", commenta Fabio Giuffrida.

Valentina Reggiani