Un’attesa lunga quasi 33 anni, passati in cella, poi – da qualche anno – in semilibertà con un lavoro diurno a Cagliari. Per l’ex allevatore Beniamino Zuncheddu, 58 anni, – condannato all’ergastolo per un triplice omicidio avvenuto nel ’91 a Sinnai – si sono riaperte le porte del carcere di Uta. La sentenza potrebbe essere ribaltata nel processo di revisione in corso. I giudici d’appello hanno disposto la sospensione dell’esecuzione della pena. La svolta nell’ultima udienza: Luigi Pinna, 62 anni, unico superstite della strage, ha testimoniato che prima di effettuare il riconoscimento dei sospettati, l’agente di polizia che conduceva le indagini gli mostrò la foto di Beniamino dicendogli "che il colpevole della strage era lui". Zuncheddu si è sempre proclamato innocente. "Aspetto il giorno della sentenza per arrivare alla verità", ha detto ieri.
CronacaCondannato per triplice omicidio, svolta nel processo di revisione. Allevatore sardo libero dopo 32 anni