Mercoledì 17 Luglio 2024
Andrea Gianni
Cronaca

Canio Mazzaro, l’ex compagno di Daniela Santanchè condannato a 2 anni e mezzo di carcere: confiscati 644mila euro

Milano, sottrazione fraudolenta di beni e dichiarazione infedele dei redditi per la vendita dello yacht Unica: secondo la Guardia di Finanza un tentativo di evasione fiscale

Canio Mazzaro, ex compagno della ministra Daniela Santanchè

Canio Mazzaro, ex compagno della ministra Daniela Santanchè

Il Tribunale di Milano ha condannato a due anni e mezzo di carcere Canio Mazzaro, ex compagno della ministra Daniela Santanchè, ordinando anche la "confisca" di beni dell'imputato per un valore di oltre 644mila euro. Il pubblico ministero Paolo Filippini aveva chiesto, nelle scorse udienze, tre anni di reclusione. Al centro del processo la vendita dello yacht Unica, che secondo le indagini della Guardia di finanza nasconderebbe un tentativo di evasione fiscale.

L'imprenditore è accusato di sottrazione fraudolenta. Quando nel 2019 l’imbarcazione era stata ceduta, infatti, si è ipotizzato che la manovra potesse essere un tentativo di eludere il fisco, dopo che Mazzaro aveva ricevuto un avviso di accertamento per debiti erariali. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Angela Minerva aveva invece archiviato la posizione della ministra Santanché, che era stata indagata in concorso per l'affaire del natante. Nel provvedimento il giudice aveva evidenziato come "l'indagata non avesse avuto un ruolo attivo nell'acquisto e, quindi, nella successiva vendita dell'imbarcazione".

Per l'accusa, Mazzaro – al centro di un accertamento dall'Agenzia delle Entrate per una presunta evasione fiscale e con debiti con il fisco – avrebbe venduto la sua imbarcazione alla società Biofood Italia srl, con sede a Milano e rappresentata da Santanché, per 393mila euro. Una vendita, secondo l'accusa, che sarebbe avvenuta senza che venisse versato alcun corrispettivo a Mazzaro.

Una ventina di giorni dopo, la stessa barca sarebbe stata invece ceduta a una società di diritto maltese, la Flyingfish Yachting Ltd. Secondo le indagini, la prima vendita dell'imbarcazione sarebbe avvenuta dopo la notifica dell'avviso di accertamento all'imprenditore per i presunti debiti tributari, configurando l'accusa di sottrazione fraudolenta sia per Mazzaro che per Santanché, poi archiviata.

"Ci aspettavamo un esito diverso ovviamente, leggeremo le motivazioni ed è ragionevole ritenere che proporremo appello". Così l'avvocato Matteo Mangia, legale di Mazzaro, ha commentato la sentenza.