Venerdì 17 Gennaio 2025
CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Condannati per strage di Bologna, chi è (ancora) in carcere

Dopo la conferma dell’ergastolo a Cavallini il giudice dovrà decidere sulla semilibertà. Ora il quadro delle responsabilità è quasi completo. Resta la Cassazione per Bellini

Strage di Bologna, le sentenze sono definitive: manca soltanto un tassello dopo la conferma dell’ergastolo a Cavallini

Strage di Bologna, le sentenze sono definitive: manca soltanto un tassello dopo la conferma dell’ergastolo a Cavallini

Bologna, 17 gennaio 2025 – Si continua a scrivere la storia e, pezzo dopo pezzo, dopo 45 anni, i tasselli della strage del 2 agosto vanno al loro posto: mercoledì, la conferma dell’ergastolo a Gilberto Cavallini, diventato definitivo in Cassazione, dove è stato ribadito che fu lui il quarto uomo del massacro in stazione in cui morirono 85 persone e oltre 200 rimasero ferite, e sempre lui rappresentò ‘il ponte’ tra destra eversiva e Servizi deviati.

I supremi giudici hanno accolto l’impianto accusatorio prospettato dalla Procura generale: “pienamente provato” il suo apporto concorsuale. L’ex Nar, oggi 72enne, in carcere dal 1983, sta scontando le pene (ora gli ergastoli per lui sono nove) in semilibertà nel carcere di Terni. Ed è proprio da qui che, anche ieri, come d’abitudine, è uscito per andare al lavoro: ogni giorno dalle 8 alle 22 presta servizio come contabile, poi la sera rientra in carcere.

I difensori hanno fatto avere una memoria per rappresentare la situazione del loro assistito ai magistrati della Procura generale che dovranno decidere se chiedere alla Sorveglianza di Perugia di revocare il beneficio o se continuare con la semilibertà: nei prossimi giorni si deciderà il destino di Cavallini. “Si è commosso in aula – dice il suo legale Gabriele Bordoni –. Abbiamo combattuto la nostra battaglia lealmente, non nascondendo nulla, rispondendo a tutto. Resta molta amarezza, si è persa l’occasione per un altro segmento di approfondimento. Così, invece, cade lo stigma anche su Cavallini come autore di un fatto ignobile, quando noi crediamo non c’entri nulla”.

Resta ‘in sospeso’ Paolo Bellini, l’ex primula nera reggiana di Avanguardia nazionale: l’udienza in Cassazione non sarà fissata prima di maggio o giugno. C’è tempo fino al 18 febbraio per depositare il ricorso contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello, che a luglio 2024 ha confermato l’ergastolo. Fu lui, per i giudici, a portare la bomba in stazione.

“Sappiamo quanto la Cassazione sia di per sé difficile – così il difensore Antonio Capitella –, qui lo è ancora di più. Ma noi dobbiamo immaginare che ci sia ancora uno spazio”. Bellini è detenuto a Cagliari. Gli ex Nar condannati in via definitiva – all’ergastolo Giusva Fioravanti e Francesca Mambro e a 30 anni Luigi Ciavardini (all’epoca dei fatti minorenne) – sono oggi tutti e tre liberi.