Roma, 4 gennaio 2016 - Come vuole la tradizione cristiana anche questo Natale ha avuto la sua cometa, ma per vederla al massimo del suo splendore bisogna aspettare ancora due settimane. Precisamente il 17 gennaio, quando Catalina, famosa appunto come 'la cometa di Natale', raggiungerà la distanza minima dalla Terra, 108 milioni di chilometri, per poi sfrecciare velocissima su una traiettoria che le farà dare l'addio definitvo al sistema solare. Tempo permettendo non dovrebbe essere difficile coglierne la luminosità in cielo: la cometa è infatti visibile "anche dall'Italia, nella seconda parte della notte", spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. In più non essendoci la luce ingombrante della luna, che volge verso la fase di Luna Nuova, "i prossimi dieci giorni - prosegue l'esperto - saranno perfetti per le osservazioni". I più fortunati potranno osservarla a occhio nudo nei luoghi con pochissimo inquinamento luminoso, altrimenti è meglio munirsi di un binocolo.
Per trovarla bisogna puntare lo sguardo verso Nord Est e cercare un batuffolo luminoso. La luce della sua chioma è infatti diffusa e l'effetto è diverso dalle classiche stelle che vediamo come punti di luce. Dopo aver 'salutatò la Terra, dalla seconda metà del mese inizierà ad allontanarsi e a perdere luminosità, poi secondo gli esperti non tornerà mai più: la cometa sfreccerà verso le regioni esterne alla velocità di 166.000 chilometri all'ora.