Roma, 2 marzo 2025 – Un’altra notte tranquilla per Papa Francesco, come fa sapere il Vaticano nell'aggiornamento mattutino sulle condizioni del Pontefice ricoverato al Gemelli da 17 giorni. Bergoglio questa mattina "si è svegliato, ha fatto colazione con un caffè, continua le terapie e legge i quotidiani. Non è allettato e fa piccoli movimenti. L'umore è buono" aggiungono fonti vaticane. La prognosi comunque resta riservata.
"Vorrei ringraziarvi per le preghiere, che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte parti del mondo: sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza e, in questo momento particolare, mi sento come 'portato' e sostenuto da tutto il Popolo di Dio. Grazie a tutti. Anch'io prego per voi". E' quanto scrive Papa Francesco nel testo diffuso per l'Angelus che per la terza domenica non ha potuto guidare. "Ci affidiamo fiduciosi a Maria, nostra Madre. Buona domenica e arrivederci". Cosi Bergoglio ha concluso l'Angelus.
In serata è stato diffuso il bollettino: le condizioni cliniche del Papa si sono mantenute stabili anche nella giornata odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata.
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"In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata. Questa mattina il Santo Padre ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui, quindi ha alternato il riposo alla preghiera". E' quanto si legge nel bollettino vaticano serale riguardo alle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato al Gemelli dal 14 febbraio. Il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. Non sono state riscontrate conseguenze dell'ultima crisi vissuta dal Papa venerdì con il broncospasmo. Si evince, notano fonti vaticane
"La preghiera è il modo con cui ci si aiuta, ci si incontra ma è l'incontro più profondo tra il nostro cuore e lo spirito Santo come dire la forza più potente, quella di Cristo che ci rende vittoriosi anche sul male. Così venire a pregare, venire a recitare l'Angelus, essere qui in qualche modo a sostegno del Papa, diventa un modo per amare Cristo, sostenere la Chiesa e sostenerlo in questa lotta, che lui ci sta offrendo proprio per la pace". Lo dice don Giacomo Martinelli, che ha guidato la preghiera dei "Ragazzi dell'Immacolata" sotto le finestre dell'appartamento del Papa al policlinico Gemelli.
Il Papa stamani al Gemelli ha incontrato di nuovo il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin e il sostituto, monsignor Edgar Pena Parra. Lo si è appreso da fonti vaticane che non hanno però precisato la natura della visita. E' la seconda volta che il numero due del Vaticano e il sostituto incontrano il Pontefice al Policlinico: era accaduto anche lo scorso 24 febbraio e l'occasione - aveva precisato in quel caso il Vaticano - era per autorizzare il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti nuovi santi e beati.
Papa Francesco stamani, dopo essersi svegliato, "ha preso un caffè" e "ha letto dei quotidiani" e "sta proseguendo le terapie". Lo riferiscono fonti vaticane che sottolineano che il Pontefice può muoversi e mettersi in poltrona. Tra le terapie, prosegue anche l'ossigenoterapia.
"Vorrei ringraziarvi per le preghiere. Anch'io prego per voi. E prego soprattutto per la pace. Da qui la guerra appare ancora più assurda. Preghiamo per la martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu". Lo ha scritto Papa Francesco nel testo preparato per l'Angelus domenicale. "Sorelle e fratelli, vi mando questi pensieri ancora dall'ospedale, dove come sapete mi trovo da diversi giorni, accompagnato dai medici e dagli operatori sanitari, che ringrazio per l'attenzione con cui si prendono cura di me. Avverto nel cuore la benedizione che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore; allo stesso tempo, ringrazio Dio perché mi dà l'opportunità di condividere nel corpo e nello spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti", si legge ancora.
Il Papa, dall'ospedale Gemelli dov'è ricoverato, nel testo diffuso per l'Angelus che per la terza domenica non ha potuto guidare, ringrazia "per le preghiere, che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte parti del mondo: sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza
e, in questo momento particolare, mi sento come 'portato' e sostenuto da tutto il Popolo di Dio. Grazie a tutti! Anch'io prego per voi".Il Papa, nel testo scritto dell'Angelus, non pronunciato per la terza domenica consecutiva, chiede di "allenare gli occhi a osservare bene il mondo e giudicare con carità il prossimo". Commentando il Vangelo di oggi sottolinea che "solo con questo sguardo di cura, non di condanna, la correzione fraterna può essere una virtù. Perché se non è fraterna, non è una correzione!". Francesco sottolinea ancora che "i frutti cattivi sono le parole violente, false, volgari; quelli buoni sono le parole giuste e oneste che danno sapore ai nostri dialoghi". "E allora possiamo chiederci: io come guardo le altre persone, che sono miei fratelli e sorelle? E come mi sento guardato da loro? Le mie parole hanno un gusto buono, oppure sono intrise di amarezza e di vanità?", chiede Papa Francesco in conclusione.
La notte è stata tranquilla, il Papa riposa ancora. Lo comunica la sala stampa vaticana. Nella serata di ieri il Pontefice presentava ''condizioni cliniche stabili'', come ha spiegato il bollettino medico che aggiornava sul fatto che Bergoglio ''ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi''. Il Pontefice, sempre nel bollettino di ieri sera si spiegava che era ''apiretico e non mostra leucocitosi.I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi ed ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha presentato episodi di broncospasmo. Il Santo Padre è sempre vigile ed orientato. Nel pomeriggio ha ricevuto l'Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera. La prognosi rimane riservata''.