Mercoledì 14 Agosto 2024

Come dormire con il caldo africano: i consigli dell’esperta. “Ecco i rischi di un sonno non regolare”

Dallo stabilire un orario massimo entro il quale addormentarsi al mantenere la temperatura della camera da letto intorno ai 27-28 gradi: ecco cosa suggerisce la psicoanalista e psichiatra Adelia Lucattini per combattere le notti tropicali estive

I consigli dell'esperta su come combattere il caldo notturno e migliorare il proprio sonno

I consigli dell'esperta su come combattere il caldo notturno e migliorare il proprio sonno

Roma, 14 agosto 2024 – Le temperature aumentano e le ondate di calore stanno influenzando fortemente le nostre attività quotidiane. La nostra salute, per questo motivo, deve affrontare ogni estate alcuni importanti ostacoli che la minacciano, su tutti l’insonnia e i disturbi del sonno. Dormire con il caldo è davvero complicato e lo conferma anche Adelia Lucattini, psicoanalista e psichiatra della Società Psicoanalitica Italiana: “Oggi che il fenomeno del riscaldamento è globale, a causa della deprivazione di sonno notturno, si riscontrano disturbi fisici e un'incidenza maggiore di disturbi dell'umore anche nella popolazione non a rischio. I disturbi più frequenti sono l'eccitamento di tipo ipomaniacale, caratterizzato da accelerazione del pensiero e agitazione psicomotoria”. 

I soggetti maggiormente vulnerabili 

Le ondate di calore hanno maggiori conseguenze sulla qualità del sonno dei soggetti più vulnerabili quali donne incinte, bambini, persone con disturbi dell'umoreanziani. La dottoressa Lucattini, tuttavia, ricorda che a soffrire di più il caldo a livello psicologico “sono gli adolescenti, poiché sono spinti da esso a rimanere svegli di notte e a dormire di giorno, e ad ogni modo non sono facilitati neppure dalle alte temperature diurne che non si mitigano anche nel corso della giornata”.

Riguardo le altre categorie vulnerabili, Lucattini si esprime in questo modo: “Gli anziani se affetti da una o più patologie croniche e se vivono da soli, poiché non hanno la mentalità o la possibilità di climatizzare la stanza da letto e avendo un ridotto senso della sete, si disidratano facilmente. A rischio anche le donne in gravidanza per la minore capacità di termoregolazione su cui il caldo impatta fortemente. I neonati e i bambini piccoli sono a rischio disidratazione, malessere e insonnia che condiziona fortemente sull'equilibrio emotivo dei loro genitori”.

Consigli utili a tutti 

La psicoanalista e psichiatra suggerisce anche a chi non soffre di disturbi del sonno di ascoltare i suoi consigli. “Sebbene, non tutti coloro che lottano con problemi di sonno correlati alle ondate di calore possano soffrire d'insonnia, questi suggerimenti sulla gestione delle conseguenze delle alte temperature, possono essere utili anche per chi abitualmente non ha disturbi del sonno, ma può svilupparli nelle estati molto calde - prosegue la psichiatria -. Coloro che hanno una storia di difficoltà nel sonno associata ad altri problemi di salute, dovrebbero sempre consultare uno specialista per monitorare le condizioni di salute fisica, uno psichiatra e uno psicoanalista per le difficoltà psicologiche, l'irritabilità, la depressione, l'ipomaniacalità e in generale disturbi dell'umore".

"Evitare alcool e bevande zuccherate” 

"Mantenere la temperatura della camera da letto preferibilmente a 27-28 gradi centigradi costanti, evitando temperature troppo basse rispetto all'ambiente esterno e per non incorrere in malattie respiratorie; prima di andare a dormire, con temperature ambientali elevate dovute alle ondate di calore, una doccia fresca o tiepida (non fredda) può aiutare a indurre il sonno e ridurre lo stress dovuto al caldo che può interferire col riposo notturno; bere abbondantemente durante il giorno per migliorare la regolazione della temperatura durante la notte; cercare di mantenere il ritmo sonno-veglia il più regolare possibile: la regolarità e la continuità del sonno sono state associate a una qualità del sonno migliore rispetto alla sola quantità di sonno. Evitare alcol e bevande zuccherate perché possono disidratare" consiglia Lucattini.

"Stabilire un orario massimo nel quale andare a dormire”

“I consigli sul sonno per gli adulti possono essere utili anche per i bambini (tranne tv e dispositivi elettronici) e gli adolescenti – osserva Lucattini – Bisogna fare attenzione che il bambino o l'adolescente raggiungano la giusta quantità di sonno nell'arco delle 24 ore. Bisogna stabilire un orario massimo a cui andare a dormire (in base all'età) e fare molta attenzione che mantenga un ritmo sonno-veglia regolare. La desincronizzazione del sonno è facile, sia nei bambini, che negli adolescenti nei quali, si possono associare anche a errate abitudini di vita come il fumo di sigaretta e l'assunzione di bevande alcoliche. Nei bambini sono molto importanti i riposini pomeridiani, nel primo pomeriggio, meglio se intorno alle 14.30, l'orario con maggiore calore. Se non è possibile, può essere proposta una pausa tranquilla di gioco, in cui il bambino può leggere un libro o ascoltare una storia o della musica insieme ai genitori”. 

"Stare in compagnia e promuovere attività piacevoli”

Adelia Lucattini conclude il suo lungo discorso elargendo altri importanti consigli ai più giovani: “Gli adolescenti possono stare in compagnia degli amici o dedicarsi ad attività divertenti e rilassanti al chiuso, nelle ore più calde della giornata, per poi uscire quando rinfresca. Per i bambini, promuovere attività piacevoli, tranquille e rilassanti un'ora prima di andare a lettolettura, musica, giochi di società, inoltre, la presenza dei genitori o dei nonni è sempre tranquillizzante. L'estate è il momento in cui approfittare per stare insieme senza compiti o ritmi forzati. Per gli adolescenti, approfittare per frequentare gli amici dell'estate. È inoltre molto importante che i genitori spieghino sempre ai figli, di qualunque età, il perché delle regole che danno per la loro salute fisica e per il loro benessere psicologico. I bambini fin da piccolissimi e gli adolescenti sono intelligenti, in grado di comprendere e gestire bene le informazioni date da adulti attenti, affettuosi e competenti”.