Roma, 11 agosto 2023 – Il combattimento era stato annunciato e ora confermato, quindi si farà. Forse. Elon Musk, patron di Twitter, diventato ora ‘X’, e Tesla conferma la sfida con Mark Zuckerberg, fondatore di Meta. Probabilmente non sarà utilizzato il Colosseo.
Sarà in una location “epica” con richiami all’antica Roma ma non nella città eterna, si ipotizza Pompei ma c’è chi rilancia anche con l’Arena di Verona. Come ha scritto Musk sul suo social e sarà realizzata a scopo di beneficenza. Ovviamente sarà visibile anche in diretta streaming sui social.
"Il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck. lo streaming avverrà su questa piattaforma e su Meta. Tutto ciò che verrà inquadrato sarà antica Roma, nulla di moderno. Ho parlato con la premier dell'Italia e il ministro della cultura. Sono d'accordo su una location epica. Tutto verrà fatto nel rispetto del passato e del presente dell'Italia. E i proventi andranno ai veterani", scrive Musk.
L’annuncio dell’Italia
È arrivata la conferma da parte del ministro Gennaro Sangiuliano. A fine giugno il ministero della cultura aveva smentito di essere stato contattato per concedere l'uso del Colosseo. Ora invece c’è l’ok ma non è stato ancora reso noto dove avrà luogo il combattimento.
"Ho avuto una lunga e amichevole conversazione con Elon Musk, abbiamo parlato della comune passione per la storia dell'antica Roma. Stiamo ragionando su come organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un'ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini". A riferirlo è il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che sottolinea: "Sarà anche l'occasione per promuovere su scala planetaria la nostra storia e il nostro patrimonio archeologico, artistico e culturale".
Le prime reazioni
Carlo Calenda, leader di Azione scrive in tweet: “Trovo semplicemente allucinante che il patrimonio culturale italiano venga messo a disposizione di due miliardari che vogliono darsele come adolescenti idioti. Altro che amor patrio e rispetto per la propria storia. E non è una questione di quanto pagano. Ci sono cose che semplicemente non sono in vendita".