Mercoledì 15 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Salvini a Vasco sul nuovo codice della strada: “Lo adoro, ma le droghe fanno male”. Il cantautore: “Confrontati con chi perderà il lavoro”

Continua il botta e risposta dopo l’attacco di Rossi sulle sanzioni più severe sull’uso dei cannabinoidi e la risposta del vicepremier: “Non si confronti con me, ma con i parenti delle vittime di incidenti stradali”

Vasco Rossi e Matteo Salvini

Vasco Rossi e Matteo Salvini

Bologna, 15 dicembre 2024 – Non si placa la polemica a distanza tra due contendenti che sono anche star (ognuno a modo suo) dei social: Matteo Salvini e  Vasco Rossi. Il motivo del contendere sono le sanzioni più severe del nuovo codice della strada. Poche ore fa le video critiche del rocker di Zocca sull’uso dei cannabinoidi per chi si mette alla guida – “Arrestati se fumate una canna”, ha detto Vasco in un reel – poi l’affondo del vicepremier che ha varato il nuovo regolamento stradale in vigore da ieri. 

“Adoro Vasco come cantante, ma tutti i tipi di droga fanno male: vorrei che non si confrontasse con me ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti”, ha commentato Matteo Salvini tornando sulla polemica con Vasco legata al nuovo codice della strada.

Non c'è da ridere quando si parla di alcol e droga - ha aggiunto -. Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, però è un Codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite".

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Vasco Rossi e Matteo Salvini
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La replica di Vasco

"Caro Salvini, io non devo confrontarmi con nessuno altri che te... Io non scrivo le leggi. Vorrei ti confrontassi tu con tutti quelli che, senza patente, perderanno il lavoro e non potranno più andare a lavorare. (Già, la patente non serve solo per andare in giro la notte a divertirsi)”. Vasco Rossi su Instagram è tornato ancora a rivolgersi al vicepremier e ministro dei Trasporti.

Sono vicino anch’io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causati da ubriachi o drogati al volante. Ma la tua nuova legge, Salvini, non previene questo. NON SALVA NESSUNA VITA! - continua il cantautore in un post –. Punisce e arresta chi perfettamente lucido al volante, può avere assunto cannabis o addirittura fumo passivo. Anche nei giorni precedenti al momento della guida!”.

“Questo non è ridurre gli incidenti stradali, ma è far propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi. Riprenditi ti prego, e cambia questa legge del caxxo!”, ha concluso.

Cosa aveva detto il cantautore 

“Il ministro Matteo Salvini ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso per il vostro bene di fare". Lo aveva detto, in un reel pubblicato sui social, il cantautore Vasco Rossi, commentando le regole del nuovo codice della strada.

"Da oggi - aveva scritto Vasco in un post - anche se siete alla guida lucidi .. lucidi sì o lucidi no. Arresto e sospensione della patente per tre anni. Per il vostro bene. Fuori dappertutto il nuovo codice della strada. Invece di guidare – il commento finale – si potrebbe prendere i treni...", aveva aggiunto ironizzando sul braccio di ferro con i sindacati sugli scioperi della mobilità. 

L’Asaps: sarà sufficiente?

Nel dibattito interviene anche il presidente Asaps (l'Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) Giordano Biserni, che da oltre 30 anni è "dalla parte della sicurezza stradale ma servono subito le direttive ministeriali". Asaps, spiega "sa perfettamente che la guida sotto l'influenza di droghe o sostanze psicotrope è stata causa di incidenti stradali anche gravi e mortali ed è un reato che ha visto pochissime condanne in Italia per la difficoltà di provare lo stato alterato. Ora sparisce l'alterazione e arriva il semplice nesso temporale tra assunzione e guida. Sarà sufficiente?".

Il ministero: alcol, attenzione alle recidive

Intanto il Mit ha sottolineato che il nuovo Codice non cambia "i limiti dei tassi alcolemici" e che "le sanzioni e provvedimenti come la confisca del veicolo erano già contemplati. L'unica novità riguarda solo ed esclusivamente i recidivi per cui ci sarà la misura dell'alcolock", aggiunge il ministero. Mentre Luigi Gabriele, per conto dell'Alleanza per la mobilità sostenibile, di cui fanno parte Consumerismo No Profit, gli operatori di Assosharing, i produttori e distributori quali Platum e Attiva e i rivenditori, denuncia il "caos più totale" nelle nuove norme sui monopattini.