Milano, 13 luglio 2023 – Tre punti all’ordine del giorno, un solo tema: molestie sessuali e abuso di potere nel mondo della pubblicità. A un mese dallo scoppio del Metoo a Milano, l’Art directors club italiano si riunisce per varare nuovi codici di comportamento e un programma di prevenzione e formazione. "Intendiamo proteggere tutti i professionisti vittime di molestie e sessismo". All’assemblea del 18 luglio "condivideremo con gli associati le linee di azione concrete che abbiamo predisposto", fanno sapere i vertici dell’istituzione. Una risposta anche alle "accuse diffamanti" di non avere fatto nulla: "E perché il cambiamento culturale sia sistematico e definitivo abbiamo creato un gruppo di lavoro con le principali associazioni di categoria perché le società di comunicazione diventino luoghi sicuri e trasparenti in cui lavorare e in cui denunciare comportamenti illeciti sia la norma. Con la stessa forza tuteleremo la parte sana, che è grande, dei creativi italiani".
Lo scandalo è scoppiato in seguito a un’intervista rilasciata sui social dal pubblicitario Massimo Guastini che aveva definito "molestatore e abusatore" il collega Pasquale Diaferia. Dopo il "clamore mediatico" il consiglio direttivo di Adci ha escluso Diaferia dai soci: "Cosa che nessun predecessore aveva potuto fare prima".