Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Codice antiabusi, solo adesso si fa quadrato

L’Art directors club italiano corre ai ripari: "Norme di comportamento per evitare violenze"

Una manifestazione contro la violenza sulle donne di 'Non una di meno' (Ansa)

Una manifestazione contro la violenza sulle donne di 'Non una di meno' (Ansa)

Milano, 13 luglio 2023 – Tre punti all’ordine del giorno, un solo tema: molestie sessuali e abuso di potere nel mondo della pubblicità. A un mese dallo scoppio del Metoo a Milano, l’Art directors club italiano si riunisce per varare nuovi codici di comportamento e un programma di prevenzione e formazione. "Intendiamo proteggere tutti i professionisti vittime di molestie e sessismo". All’assemblea del 18 luglio "condivideremo con gli associati le linee di azione concrete che abbiamo predisposto", fanno sapere i vertici dell’istituzione. Una risposta anche alle "accuse diffamanti" di non avere fatto nulla: "E perché il cambiamento culturale sia sistematico e definitivo abbiamo creato un gruppo di lavoro con le principali associazioni di categoria perché le società di comunicazione diventino luoghi sicuri e trasparenti in cui lavorare e in cui denunciare comportamenti illeciti sia la norma. Con la stessa forza tuteleremo la parte sana, che è grande, dei creativi italiani".

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Lo scandalo è scoppiato in seguito a un’intervista rilasciata sui social dal pubblicitario Massimo Guastini che aveva definito "molestatore e abusatore" il collega Pasquale Diaferia. Dopo il "clamore mediatico" il consiglio direttivo di Adci ha escluso Diaferia dai soci: "Cosa che nessun predecessore aveva potuto fare prima".