Fasano (Brindisi), 6 luglio 2024 – Nell’inchiesta per la morte di Clelia Ditano, la 25enne di Fasano (Brindisi), precipitata nel vano ascensore, ora c’è un primo indagato. La porta si è aperta (inspiegabilmente) ma la cabina non era al piano. Il fascicolo della procura è stato aperto per omicidio colposo.
L’avviso di garanzia, da quanto trapela, è stato notificato all’amministratore della palazzina di proprietà di Arca Nord Salento.
Morte di Clelia Ditano: quando sarà l’autopsia
L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in vista dell’autopsia, che potrebbe svolgersi giovedì prossimo. L’esame dovrà anche rispondere alla domanda: a che ora è morta Clelia Ditano? Secondo gli elementi raccolti fino a questo momento, la ragazza potrebbe essere precipitata nel vano ascensore nella notte tra domenica e lunedì. Verso l’una un condomino della palazzina popolare di via Piave ha raccontato di aver sentito un rumore, come di un tonfo.
Morte di Clelia Ditano: le cose da chiarire
L’ascensore è al centro delle indagini, svolte dai carabinieri. Gli accertamenti tecnici riguarderanno anche il telefonino della 25enne. L’unica cosa ritrovata accanto al cadavere, assieme alle chiavi di casa. Clelia Ditano infatti, secondo la ricostruzione degli inquirenti, verso mezzanotte era rientrata in casa e aveva lasciato la borsa e altri effetti personali. Poi era uscita di nuovo.
Il funerale e il gesto che commuove
Ancora da stabilire la data del funerale. Ha provocato grande commozione il gesto di un giovane tatuatore originario di Milano con negozio a Mesagne. Il ragazzo si è offerto di contribuire alle spese delle esequie. Ha raccontato di non aver mai conosciuto Clelia Ditano ma di essere rimasto molto colpito dalla morte della ragazza, perché ha perso pochi anni fa una sorella di 19 anni.