Fasano (Brindisi), 1 luglio 2024 - Ma perché la porta dell’ascensore si è aperta? Ruota attorno a questa domanda la morte di Clelia Ditano, 25enne di Fasano (Brindisi), trovata senza vita questa mattina in un condominio popolare di via Piave.
La scena che si è presentata ai soccorritori
Vigili del fuoco e carabinieri che sono intervenuti nella palazzina si sono trovati di fronte a questa scena: la cabina ascensore ferma al piano terra, il corpo della ragazza sul tetto, al quarto piano la porta dell’ascensore (poi sequestrato) semi aperta.
Le domande dell’inchiesta
L’inchiesta ora dovrà rispondere a molte domande. Intanto: a che ora è morta Clelia Ditano? Anche: è deceduta sul colpo, in quel volo dal quarto piano? Ma soprattutto si dovrà capire come mai non abbia funzionato il blocco.
Sull’ora della morte al momento non è sbilanciato nemmeno il medico legale che ha svolto una prima ispezione cadaverica.
Il corpo della vittima è stato recuperato e trasportato all’obitorio.
Il sistema di blocco di sicurezza
L’ascensore, trapela da fonti investigative consultate da Qn.net, è un impianto vecchio, a corda con fune d’acciaio, c’è una maniglia per aprire la porta. Ora dovranno essere ricostruiti tutti i passaggi, compresa la tempistica delle manutenzioni.
Ragiona un soccorritore: “La porta non si deve aprire se non c’è la cabina al piano. Se il blocco si può forzare? Sì, con le chiavi dei manutentori o anche in dotazione ai vigili del fuoco. Molto difficile altrimenti riuscire a farlo”.