Mercoledì 3 Luglio 2024
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Fasano (Brindisi), perché si è aperta la porta dell’ascensore? La morte di Clelia Ditano e la domanda chiave

Gli investigatori al lavoro per ricostruire la storia dell’impianto. La scena che si è presentata ai soccorritori

Fasano (Brindisi), 1 luglio 2024 - Ma perché la porta dell’ascensore si è aperta? Ruota attorno a questa domanda la morte di Clelia Ditano, 25enne di Fasano (Brindisi), trovata senza vita questa mattina in un condominio popolare di via Piave.

Clelia Ditano è morta precipitando dal quarto piano nel vano dell'ascensore
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La scena che si è presentata ai soccorritori

Vigili del fuoco e carabinieri che sono intervenuti nella palazzina si sono trovati di fronte a questa scena: la cabina ascensore ferma al piano terra, il corpo della ragazza sul tetto, al quarto piano la porta dell’ascensore (poi sequestrato) semi aperta.

Le domande dell’inchiesta

L’inchiesta ora dovrà rispondere a molte domande. Intanto: a che ora è morta Clelia Ditano? Anche: è deceduta sul colpo, in quel volo dal quarto piano? Ma soprattutto si dovrà capire come mai non abbia funzionato il blocco.

Sull’ora della morte al momento non è sbilanciato nemmeno il medico legale che ha svolto una prima ispezione cadaverica.

Il corpo della vittima è stato recuperato e trasportato all’obitorio. 

Il sistema di blocco di sicurezza

L’ascensore, trapela da fonti investigative, è un impianto vecchio, a corda con fune d’acciaio, c’è una maniglia per aprire la porta. Ora dovranno essere ricostruiti tutti i passaggi, compresa la tempistica delle manutenzioni.

Ragiona un soccorritore: “La porta non si deve aprire se non c’è la cabina al piano. Se il blocco si può forzare? Sì, con le chiavi dei manutentori o anche in dotazione ai vigili del fuoco. Molto difficile altrimenti riuscire a farlo”.