Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Chi era Clelia Ditano: le parole del padre e l’ultimo post da brividi su Instagram

La 25enne è morta precipitando nel vano ascensore dal quarto piano. Lavorava nei b&b, il papà: “Aveva tanti sogni”. Il dolore l’incredulità dello zio

Fasano (Brindisi), 1 luglio 2024 – L’ultimo post da brividi su Instagram e le parole strazianti della famiglia e degli amici. Clelia Ditano, morta precipitando nel vano dell’ascensore a Fasano (Brindisi), si lascia dietro un mare d’amore.

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Clelia Ditano, 25 anni, è morta a Fasano (Brindisi) precipitando dal quarto piano nel vano ascensore
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“Un pensiero a quello che verrà”, ha scritto la 25enne poche ore prima della tragedia come didascalia a una foto su Instagram, lei abbronzata socchiude gli occhi verso il sole.

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Le parole strazianti del padre di Clelia

"Era una ragazza solare. Aveva tanti sogni tra cui prendere la patente ed essere autonoma. E sicuramente anche sposarsi. Ora quei sogni sono stati spezzati”, le parole strazianti del padre di Clelia, Giuseppe. L’uomo ha aspettato per ore che i soccorritori recuperassero il corpo della figlia. Proprio lui aveva dato l’allarme questa mattina presto, quando si era accorto che Clelia non era in casa.

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Lo zio: “Dolore e incredulità”

Non sa darsi pace lo zio della ragazza, Giacomo Ditano, pittore ed ex poliziotto risponde al telefono da Rovigo. Racconta: “Ero a Fasano per la festa del patrono, mio fratello Giuseppe mi ha chiamato stamattina per avvertirmi ma non è riuscito a finire di parlare, è scoppiato a piangere, disperato”.

La famiglia sta cercando di capire come possa essere successa la tragedia, “ho sentito anche mia sorella, l’altra nipote abita nello stesso palazzo. No, non mi risulta abbia sentito niente”. Un inquilino avrebbe invece parlato con gli investigatori di un rumore, verso l’una di notte. L’indagine dovrà chiarire.

Resta il dolore degli amici di Clelia, come Giuseppe che scrive: “Assurdo non doveva andare così, ti vorrò bene per sempre. Voglio ricordarti così nel luogo che tanto amavamo”.