Venerdì 2 Agosto 2024
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Clelia Ditano e il funerale pagato da Steven (che non la conosceva): “Ho rivissuto la morte di mia sorella Kimberly”

Steven Parpanesi, tatuatore milanese che vive a Mesagne (Brindisi): “Un gesto naturale, so cosa significa quel dolore. Ora bisogna aiutare il padre a trovare un lavoro”

Fasano (Brindisi), 9 luglio 2024 - “Ho abbracciato Giuseppe, il padre di Clelia Ditano. Quando ho letto di quella ragazza precipitata nel vano dell’ascensore a Fasano (Brindisi), mi sono commosso profondamente. Ho ripensato a mia sorella Kimberly, aveva solo 19 anni quando è morta, 4 anni fa. E così, senza conoscerla, ho deciso di aiutare la sua famiglia. L’altra sera sono andato a casa dai genitori, abbiamo pianto. In questi giorni mi sono chiesto perché il mio gesto, che viene dal cuore, abbia provocato così tanta meraviglia”.

Clelia Ditano, 3 domande dell'inchiesta: martedì l'autopsia
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Steven Parpanesi è stato messo alla prova dalla vita e ha deciso di trasformare il dolore in solidarietà. Fa il tatuatore a Mesagne, nel Brindisino. Lo abbiamo raggiunto al telefono. Sono giorni decisivi per capire come sia stata possibile la tragedia. C’è un indagato nell’inchiesta per omicidio colposo e c’è attesa per l’autopsia e gli accertamenti sul telefonino di Clelia. 

Steven, come hanno reagito i genitori di Clelia?

“Ci siamo guardati negli occhi, abbiamo parlato, ci siamo abbracciati. Solo chi l’ha provato può capire cos’è questo dolore”. Clelia Ditano aveva solo 25 anni, una morte assurda, un volo di oltre 10 metri nel vano dell’ascensore perché la porta si è aperta ma la cabina era al piano terra, non al quarto.

“Mi ha molto commosso anche quello che ha raccontato il papà Giuseppe. Lei lavorava, cercava di mettere via i soldi per prendere la patente. Mi sono immedesimato, quando anch’io non avevo nulla. E oggi dico: bisogna dare una mano alla famiglia, il papà deve poter lavorare, è un falegname. Certo Clelia non tornerà in vita ma il lavoro potrà distrarlo. Per me è stato così, ho reagito al dolore tatuando sette giorni su sette. Solo così riuscivo a non pensare”.

Clelia Ditano, morta a 25 anni a Fasano (Brindisi): la ragazza è precipitata nel vano dell'ascensore per oltre 10 metri
Clelia Ditano, morta a 25 anni a Fasano (Brindisi): la ragazza è precipitata nel vano dell'ascensore per oltre 10 metri

Aveva un legame profondo con sua sorella. “Non eravamo gemelli ma di fatto era come se lo fossimo. Kimberly studiava, prendeva voti altissimi altrimenti si metteva a piangere perché non era contenta. Sognava di diventare cantante. Era una ragazza molto vivace”.

Il modo migliore per reagire al dolore è la solidarietà?

“Sì, quello che mi è successo mi ha cambiato la vita, prima pensavo soltanto a me stesso. Il mio gesto verso la famiglia di Clelia è stato naturale, mi fa paura pensare che abbia sorpreso così tante persone. Noi dovremmo spaventarci di più delle cose brutte che accadono, o no?”.