Roma, 27 febbraio 2024 – Va avanti la battaglia legale tra Fedez e Luis Sal per il brand di ‘Muschio Selvaggio’, il podcast che fino ai primi mesi del 2023 conducevano insieme. Dopo vari botta e risposta mediatici la vicenda è arrivata in tribunale, con il giudice che ha stabilito che un ‘custode’ curerà le quote del rapper in attesa di un pronunciamento definitivo. Ma come si è arrivati a questo punto?
La clausola
Facciamo un passo indietro. Nello statuto della società ‘Muschio Selvaggio srl’ è inserita una clausola specifica, detta ‘della roulette russa’ o ‘del cowboy’, originaria del diritto anglosassone. Viene adottata solitamente in quelle aziende che vedono la partecipazione di due soci – proprio come nel caso del podcast condotto da Fedez e Sal – e nelle quali di conseguenza è plausibile la comparsa di uno ‘stallo’. In altre parole, la norma entra in gioco quando i due proprietari non riescono a trovare un accordo.
Come funziona
Per ‘attivare’ la clausola, uno dei due soci deve presentare all’altro una proposta per acquistare la sua quota. Qualora si rifiutasse di accettare l’offerta, sarà obbligato a comprare le partecipazioni del socio allo stesso prezzo che quest’ultimo aveva offerto per le sue.
È legale?
Sebbene possa sembrare una manovra subdola che può estromettere un socio dagli affari, la clausola della roulette russa è perfettamente lecita. Nel 2019, la Commissione società del Consiglio notarile di Milano si è pronunciata a favore, così come la Corte di Cassazione nel 2023.
Cosa è successo e cosa aspettarsi tra Fedez e Luis Sal
È stato Fedez a dare il via alla clausola nel dicembre 2023, presentando un’offerta a Sal per acquistare le sue quote. Lo youtuber bolognese ha però declinato, ritrovandosi quindi nella condizione di poter comprare le partecipazioni del rapper. Fedez si è tuttavia rifiutato di conformarsi alla norma, contestandone il funzionamento. Il giudice deve ora esprimersi sulla questione; nel frattempo, le quote ‘della discordia’, ovvero quelle del marito di Chiara Ferragni, saranno momentaneamente amministrate da un custode come misura cautelare.
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