Roma, 25 marzo 2024 – Il miglior clima d’Italia è a Bari, il peggiore a Belluno e l’asse del Po in pianura padana. Con otto ore e mezza di sole al giorno, il capoluogo pugliese è al primo posto della classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita degli italiani in base all’andamento meteorologico dell’ultimo decennio.
Su 107 capoluoghi di provincia monitorati – in base ai dati relativi al decennio 2013-2023 forniti da 3bmeteo sulle giornate di sole, pioggia, umidità e comfort climatico – nella Top10 solo tra il Cento e il Sud della penisola, quasi tutte vicine al mare. Unica eccezione è la città ligure di Imperia, che si piazza al secondo posto per il suo clima moderato nonostante si trovi nella zona Nord-Occidentale del Paese. in fondo alla classifica c’è il Bellunese: 6,7 ore di sole al giorno, contro una media nazionale di 7,8. Rovigo è la città italiana con più giorno di nebbia (57).
Le città della Top10
Dopo Bari e Imperia, sul terzo gradino c’è la provincia di Barletta-Andria-Trani, seguita da Catania al quarto posto, quinta Pescara, sesta Livorno, settima Chieti, Brindisi ottava, Agrigento al nono posto e in decima posizione Cagliari.
Tra le grandi città, Roma si piazza al 25esimo posto, seguita da Napoli (26/a), Venezia (32/a) e Genova (43/a). Tutte le altre, invece, si incontrano nella seconda metà della classifica, ultima Milano all'86esimo posto.
I parametri della ricerca
La classifica prende in considerazione il decennio 2013-2023 e viene utilizzata ogni anno nell'indagine sulla 'Qualità della vita' realizzata dal Sole 24 Ore per raccontare in quale delle 107 città capoluogo si viva meglio dal punto di vista climatico, in base a dieci parametri che misurano le più frequenti condizioni di 'bel tempo'.
I dieci indici che compongono la graduatoria finale sono stati scelti ed elaborati dalla redazione del Sole 24 Ore e validati dal team di esperti meteorologici di 3bmeteo. E sono: le ore di sole, i giorni di pioggia in un anno e il comfort climatico, cioè con un'umidità relativa superiore al 70% o inferiore al 30 per cento. Brezza estiva a 7,2
A Bari il miglior clima d’Italia: ecco perché
Otto ore e mezza di sole al giorno, nove giorni di precipitazioni estreme all'anno e 74 giornate di pioggia su 365 fuori. Solo 158 giornate l'anno fuori dal comfort climatico. Brezza estiva a 7,2 nodi medi giornalieri. Sono questi i principali parametri medi climatici che spingono Bari in testa alla graduatoria.
Tra le città con il clima migliore – ma non con le migliori condizioni ambientali, visto che poche giornate di pioggia significano siccità – spiccano proprio le zone costiere, ma anche alcuni centri in quota, come ad esempio Aosta ed Enna, capaci di offrire maggiore comfort grazie alla circolazione dell'aria, rispetto alle aree interne: qui aumentano le ore di sole, l'indice di calore resta medio-basso, mitigato dalla brezza estiva, e sono pochi gli eventi estremi.
Veneto, maglia nera a Belluno e Rovigo
Dalla parte opposta, sul fondo della classifica c'è invece ancora una volta Belluno, ultima nell'indice di soleggiamento – appena 6,7 ore di sole in al giorno, contro una media nazionale di 7,8 – caratterizzata da tre settimane fredde all’anno: 23,6 giornate di media con temperatura massima percepita minore di 3° C. Con 255 giornate di picchi troppo secchi d'estate (< 30%) e quelli troppo umidi d'inverno (> 70%), il Bellunese è però in penultima posizione per l'umidità relativa.
È invece Rovigo il territorio con più giornate di nebbia: oltre 57 all'anno. Elevato è anche il numero di giornate piovose di Belluno: 118 all'anno con almeno 2 millimetri di precipitazioni cumulate, più frequenti solo a Lecco dove la media del decennio tocca i 122 giorni.
Il peggior clima d’Italia: ecco dove
Negli ultimi dieci posti della classifica, oltre a Belluno e Rovigo, si incontrano diversi centri della pianura padana che si posizionano lungo l'asse del Po, tra cui Alessandria (106/a), Pavia (105/a), Cremona (104/a), Piacenza (102/a), Lodi (101/a), Asti (100/a) e Ferrara (99/a).
Verbania è ultima con una maggiore frequenza di precipitazioni estreme, in tutto 90 giorni tra il 2013 e il 2023 con più di 40 millimetri di pioggia cumulata in almeno una fascia oraria. Ad essere penalizzate per lo stesso indicatore – penultima e terzultima – sono Varese e Como, dove le “bombe d'acqua” sono state rispettivamente 76 e 74 nel decennio.
Tutti i record
Passando in rassegna gli indicatori, si segnalano altri record. Siracusa – dove nell'estate 2023 un'ondata di caldo eccezionale ha fatto toccare il massimo storico dei 47 gradi C – ha il più elevato indice di calore: 111 giornate l'anno con temperatura percepita superiore a 35 gradi. Terni si distingue per la maggiore frequenza media annua di ondate di calore, in tutto 29 sforamenti oltre i 30 gradi per tre giorni consecutivi, all'opposto rispetto ai record positivi delle province liguri di Savona (3 ondate) e Genova (4 ondate).
Sondrio è il territorio meno ventoso, con solo otto giorni nel decennio caratterizzati da raffiche di vento e una brezza estiva quasi assente. Agrigento è prima nel soleggiamento con 9,1 ore di sole in media al giorno. Catania, infine, conta il minor numero di giorni l'anno troppo secchi o troppo umidi, appena 111.
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