Sabato 19 Aprile 2025
REDAZIONE CRONACA

Roma, uccisi sotto casa al Pigneto con 10 colpi di pistola alla testa. Tra le ipotesi un regolamento di conti

Un uomo e una donna, di nazionalità cinese, sono stati uccisi mentre erano in bici in via Prenestina, davanti al palazzo dove abitavano. Il killer si era nascosto dentro, dopo aver citofonato ad alcuni condomini per farsi aprire

Roma, uccisi sotto casa al Pigneto con 10 colpi di pistola alla testa. Tra le ipotesi un regolamento di conti

Roma, 15 aprile 2025 - Paura al Pigneto ieri sera, intorno alle 23, quando un uomo e una donna, di nazionalità cinese, sono stati uccisi a colpi di pistola. Il duplice omicidio è avvenuto all’altezza del civico 70 di via Prenestina, mentre la coppia era in sella a delle biciclette, poco distante dal palazzo in cui abitavano.

Sarebbero almeno 10 i colpi esplosi, di cui diversi alla testa, che non hanno lasciato loro speranze di sopravvivenza. Inutili i tempestivi soccorsi delle ambulanze del 118. 

I due 53enni stavano rientrando a casa in bici quando, a pochi metri dal palazzo in cui vivevano, il killer si è avvicinato e ha aperto il fuoco. Le vittime sono state centrate alla nuca. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Sul posto i militari della VII Sezione rilievi del Nucleo investigativo e della compagnia di Piazza Dante. 

La scena è quella di un'esecuzione in piena regola

Secondo quanto emerge dall'indagine della Procura di Roma che coordina l'attività dei carabinieri, il killer stava aspettando la coppia all'interno del palazzo dove i due vivevano in via Prenestina per poi freddarli fuori dal portone. 

In base al racconto di alcuni testimoni l'uomo, che indossava un cappuccio, aveva citofonato ad alcuni condomini per farsi aprire ed era salito al piano dove abitavano i due alcuni minuti prima del delitto. Non è chiaro se il sospettato, che ha utilizzato una pistola di piccolo calibro, si sia allontanato dopo l'omicidio in moto o a piedi. Gli inquirenti stanno indagando sul passato della coppia, la donna avrebbe un precedente per gioco d'azzardo.

Al momento le piste più accreditate sono quelle del movente sentimentale o di un debito di denaro, esclusa invece la rapina alla luce del fatto che sul luogo dell'agguato sono stati trovati sia i cellulari che la borsa della donna. I telefoni, ora sequestrati come l'appartamento, verranno analizzati. Le telecamere presenti nel condominio non avrebbero offerto elementi utili in quanto risultate non funzionanti. Il pm titolare del fascicolo Stefano Opilio, che in nottata ha effettuato un sopralluogo, ha disposto l'autopsia. 

Sono già adeguate
Bisogna contrastare i reati PRIMA che avvengano e il timore della pena non funziona più, se mai ha funzionato.