Mercoledì 20 Novembre 2024
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Cinese sparita in crociera, cosa c’entra la fede nuziale nella condanna del marito per omicidio

Cosa c’è scritto nelle motivazioni della condanna a 26 anni di Daniel Belling. Il difensore Luigi Conti: presenteremo appello. Li Yinglei è scomparsa nel febbraio 2017 durante una crociera nel Mediterraneo

Li Yinglei è sparita nel febbraio 2017 durante una crociera nel Mediterraneo con la famiglia. In primo grado il marito Daniel Belling è stato condannato a 26 anni per omicidio e distruzione di cada

Li Yinglei è sparita nel febbraio 2017 durante una crociera nel Mediterraneo con la famiglia. In primo grado il marito Daniel Belling è stato condannato a 26 anni per omicidio e distruzione di cadavere

Roma, 31 agosto 2024 – C’è anche la mancanza della fede nuziale nelle motivazioni che hanno portato alla condanna in primo grado di Daniel Belling per l’omicidio della moglie Li Yinglei, cinese, madre dei suoi due figli, scomparsa durante una crociera nel Mediterraneo nel febbraio 2017.

“La comparazione tra le foto scattate nel corso della crociera ha fatto emergere l’assenza della fede nuziale al dito anulare sinistro del Belling, nella seconda parte del viaggio, unitamente alla comparsa di alcuni segni sul suo volto e sul collo, presenti sin dalle immagini del 14 febbraio”, si legge nelle carte.

Li Yinglei è sparita nel febbraio 2017 durante una crociera nel Mediterraneo con la famiglia. In primo grado il marito Daniel Belling è stato condannato a 26 anni per omicidio e distruzione di cada
Li Yinglei è sparita nel febbraio 2017 durante una crociera nel Mediterraneo con la famiglia. In primo grado il marito Daniel Belling è stato condannato a 26 anni per omicidio e distruzione di cadavere

Le parole del difensore di Belling

Ma l’avvocato Luigi Conti che difende Belling, parlando al telefono con Quotidiano.net definisce le motivazioni “a dir poco non condivisibili”. E annuncia appello. Alla domanda sulla scomparsa della signora Yinglei risponde così: “Non so dove possa essere, nessuno l’ha mai cercata. E ricordo che nel 2012 la signora aveva confidato agli assistenti sociali in Irlanda, dove abitava con la famiglia, la sua intenzione di tornare in Cina senza marito e senza figli”. Eppure la madre, parte civile al processo, non sa nulla di lei.

Le accuse a Daniel Belling

Belling è accusato di omicidio e distruzione di cadavere. Secondo l’accusa, avrebbe ucciso – forse strangolato – la moglie e ne avrebbe nascosto il corpo in una valigia, poi gettata in mare.

"Grazie all’analisi delle immagini provenienti dalla macchina fotografica di Belling, oltre alle riprese delle telecamere di videosorveglianza del porto di Civitavecchia, si è potuta “accertare la presenza di una quarta valigia di medio-grandi dimensioni, di colore arancione e grigio”.

La crociera era partita dal porto di Civitavecchia il 9 febbraio 2017 e si era conclusa il 20. 

La versione del condannato

"Non ho ucciso mia moglie. No, non ho ucciso Lili”, dichiara Belling. E insiste nel dire che la moglie si è allontanata volontariamente. Ed è stata anche analizzata l’ipotesi del suicidio. Ma nessuna delle due piste ha convinto i giudici. Le indagini hanno anche chiarito un quadro di conflittualità coniugale. Belling, laureato in informatica, secondo la ricostruzione degli investigatori era l’unico a portare uno stipendio a casa.

Le 35mila foto

Il fotografo di bordo, annotano le motivazioni della sentenza, scattò 35mila foto durante la crociera. Ma “dopo il 10 febbraio le uniche foto relative alla famiglia Belling sono quelle del solo imputato e dei suoi due figli, immortalati mentre mangiano a bordo della nave nelle giornate del 14, 16 e 18 febbraio 2017”.