Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Ciclone Medicane, incubo sul Mediterraneo. Grecia nel mirino, Sicilia e Calabria a rischio

L'uragano è in transito nel Mar Ionio con venti anche a 120 km/h: potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche. Come nascono i Medicane

Allarme Medicane sullo Ionio: il ciclone mediterraneo 'fotografato' da 3Bmeteo

Allarme Medicane sullo Ionio: il ciclone mediterraneo 'fotografato' da 3Bmeteo

Roma, 17 settembre 2020 - Gli uragani non flagellano solo gli States: un intenso ciclone mediterraneo, in transito sul mar Ionio, piomberà oggi sulle regioni più meridionali, specie su Sicilia orientale e Calabria, con temporali e venti forti. In realtà questo fenomeno meteo - in gergo tecnico Medicane - è diretto verso la Grecia, ma lambisce anche le coste italiane. L'allarme viene oggi dalla Protezione civile, che ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che fa seguito ed estende quello diffuso nei giorni scorsi. L'uragano Medicane, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche.

Aggiornamento: Medicane travolge la Grecia 

Il Medicane dal satellite

Medicane, l'uragano mediterraneo

I meteorologi di 3bmeteo lanciano l'allarme parlando di Medicane (Mediterranean Hurricane), ovvero l'uragano mediterraneo. "Nel bel mezzo dello Ionio si è formato un ciclone mediterraneo con caratteristiche del tutto simili a quelle di un sistema tropicale - scrivono sul sito - tali da renderlo un cosiddetto 'Medicane'. Si tratta di un fenomeno raro sul Mediterraneo, ma non unico. La pressione all'interno del suo occhio è inferiore ai 1000hPa e i venti che ruotano intorno raggiungono i 120km/h, con raffiche anche superiori, sollevando onde alte anche più di 8 metri. Il sistema si sposta verso est-nordest e non è destinato alle nostre coste, seppur le coinvolgerà indirettamente, ma a quelle greche".

Medicane in Sicilia e Calabria

L'ultimo aggiornamento di 3bmeteo 'avvicina' il medicane alle nostre coste: "Il ciclone mediterraneo nelle ultime ore ha traslato il suo baricentro verso lo Ionio e lambisce l'Italia, in particolare Sicilia e Calabria dove sono in atto piogge e temporali", scivono stamattinaE i video che circolano in rete mostrano disagi già nella giornata di oggi, soprattutto in Calabria.  Il Medicane è atteso sulla Grecia, dove piomberà domani, venerdì 18 settembre. con venti molto intensi e raffiche superiori ai 160 km/h e piogge torrenziali. Ma sta già facendo danni anche da noi: dal suo centro si dipartono nubi estese che si inarcano raggiungendo tutto il Sud Italia, ma piogge e temporali più incisivi interessano la Calabria ionica, con picchi di oltre 140-150 mm dalla sola mezzanotte sul basso crotonese, segnatamente nella località di Isola di Capo Rizzuto. Qualche pioggia si spinge verso nord fino a Basilicata, Puglia e Cilento.  Si intensificano invece i venti e lo si avverte fin sulle nostre coste ioniche, quelle più direttamente coinvolte, con raffiche fino a 60km/h sulle coste del Catanese, poco inferiori sulla costa ionica della bassa Calabria, con il moto ondoso che inizia ad aumentare vistosamente. Su Calabria e Sicilia ionica, si registrano fino a 2-3 metri di onda lunga nei tratti più esposti.

Come si forma un ciclone mediterraneo

Ma come fanno a formarsi questi cicloni mediterranei (piuttosto rari, per fortuna)? Lo spiegano gli esperti de IlMeteo.it: "Per caratteristiche fisiche e per forza i Medicane non hanno nulla da invidiare ai classici cicloni tropicali o uragani che sferzano il settore tropicale dell'Atlantico, il Pacifico e l'Oceano Indiano. La 'colpa' della formazione di questo vortice è da attribuire in buona parte alle temperature ancora molte elevate dei mari (l'ultimo dato riporta valori di circa 26-27°C sui settori dove transita il vortice) che alimentano di continuo questo ciclone fornendogli nuova energia fino a farlo diventare un Medicane, un ciclone simil tropicale".

Uragani dal cuore caldo

Continuano i meteorologi: "La caratteristiche essenziale è il cuore caldo (warm core in termine tecnico), ben presente soprattutto nei bassi strati, con temperature di oltre i +2°C +3°C (se non pure più) rispetto all'ambiente circostante. Questi cicloni riescono a conservare una grandissima potenza durante il loro tragitto che spesso si traduce in una intensa attività convettiva al centro, dove si possono celare dei sistemi temporaleschi particolarmente violenti, e da venti molto forti e turbolenti con raffiche ad oltre 120 km/h, spesso sotto forma di tempesta".