Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Fmi, Christine Lagarde condannata per 'negligenza' nel caso Adidas-Tapie

Il direttore del Fondo non dovrà però scontare la pena. Il caso risale a quando era ministro del governo Sarkozy

Christine Lagarde. Patrick Maisonneuve è in secondo piano, a sinistra (Afp)

Roma, 19 dicembre 2016 - Christine Lagarde, direttore del Fmi, è stata condannata per negligenza nel caso dell'arbitrato Adidas/Tapie. Ma non sconterà una pena detentiva: la Cour de justice de la République, il tribunale dei ministri di Parigi, ha deciso di dispensarla. Il procuratore aveva chiesto l'assoluzione, ma i giudici hanno rifiutato. 

Il caso risale ai tempi in cui Lagarde era ministro dell'Economia di Nicolas Sarkozy (2007-2011): Lagarde aveva consentito un grosso risarcimento all'imprenditore francese Bernard Tapie, nell'ambito di un arbitrato privato che Lagarde decise per porre fine al contenzioso che lo Stato aveva con Tapie, che chiedeva un risarcimento per la vendita di Adidas da parte dell'allora banca pubblica Crédit Lyonnais nel 1994, dopo avere perso la proprietà del marchio sportivo. In seguito all'arbitrato, lo Stato risarcì Tapie (che era noto essere molto vicino al presidente Sarkozy) con 404 milioni di euro di denaro pubblico. La sentenza fu annullata l'annos corso e l'imprenditore è stato obbligato a rimborsare la somma ricevuta. 

La pena però non ci sarà: nonostante la condanna "parziale" per "negligenza" nel caso Adidas-Tapie infatti, Christine Lagarde, sottolinea il suo legale Patrick Maisonneuve, "non è stata condannata a nessuna pena". Lagarde rischiava fino a un anno di carcere e 15mila euro di multa. "Avremmo certamente preferito l'assoluzione piena e semplice - sottolinea l'avvocato -, ma in ogni caso, la corte ha deciso di non condannarla a una qualsiasi pena e di non intaccare il suo casellario giudiziario. Ora abbiamo la possibilità i ricorrere in cassazione, esamineremo questa opzione, ma visto che non c'è nessuna pena credo che non sarà necessario". Il legale spiega quindi che Lagarde è stata ritenuta colpevole solo "parzielmente", perché due erano i capi d'accusa per negligenza: l'aver dato l'ok all'arbitrato Crédit Lyonnais/Bernard Tapie sulla vendita di Adidas e il non aver presentato ricorso contro la successiva decisione arbitrale, poi annullata, del maxi-risarcimento a Tapie. I giudici, spiega Maisonneuve, non l'hanno ritenuta colpevole del primo punto, in quanto il ricorso all'arbitrato non può essere considerato un errore. Lagarde sarebbe stata dunque condannata solo per il secondo, cioè per non aver reagito alla decisione arbitrale di risarcire Tapie. 

La Lagarde non era presente alla lettura della sentenza. 

Ora, i vertici esecutivi del Fondo monetario internazionale annunciano che si riuniranno presto per discutere degli ultimi sviluppi legati alla vicenda giudiziaria. Gerry Rice, portavoce del Fondo, commenta infatti: "Il board esecutivo si è riunito in precedenza per valutare gli sviluppi legati alle vicende giudiziarie in Francia. E' previsto che il Board si riunisca di nuovo a breve per valutare gli sviluppi più recenti".