Mercoledì 2 Ottobre 2024

Treni in tilt, è Str92 la ditta sotto accusa per il chiodo piantato male

Congelato il contratto con l’azienda del Frusinate che avrebbe tranciato un cavo dell’alimentazione elettrica causando un guasto alla linea. “Stiamo ricostruendo quello che è successo”. Salvini si smarca dalle accuse: “Mi occupo di investimenti, non pianto chiodi”

Roma, 3 ottobre 2024 – Dopo il caos di ieri sulla rete ferroviaria italiana  il ministro dei Trasporti fa stracciare il contratto con la ditta che avrebbe piantato l’ormai noto chiodo. Quello che – stando alla ricostruzione di Rfi  – ha causato il guasto ad una delle più importanti cabine di alimentazione elettrica dello snodo romano, mandando in tilt i collegamenti dell’Italia intera. Un centinaio i treni cancellati, e quelli che hanno viaggiato hanno superato le 4 ore di ritardo. 

++ Salvini? inchiesta Anas? Se qualcuno ha sbagliato paghi ++
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini (Ansa)

Str92, nel mirino uno studio del Frusinate

L’azienda in questione è la Str92, con sede a Fontana Liri Inferiore, provincia di Frosinone. E’ specializzata in servizi topografici e ingegneristici nel mondo delle infrastrutture. “Siamo uno studio tecnico d'ingegneria multidisciplinare - si legge sul sito - esperti in topografia, geodesia e monitoraggi offriamo assistenza e consulenze tecniche nel vastissimo campo dell'ingegneria civile e ambientale”. Tra gli altri clienti, oltre Rfi, Metro C di Roma, Anas, Italferr, Webuild, Vianini.

"Stiamo ricostruendo con precisione quanto accaduto ieri – è l’unico commento dell’amministratore della Srl Giuseppe Proia – prima di parlare vogliamo avere un quadro ben chiaro di quanto è successo. Non abbiamo nominato ancora alcun avvocato e non abbiamo preso alcuna decisione in merito alla sospensione del contratto con Rfi. Prima di ogni cosa vogliamo avere le idee chiare”. 

Stracciato il contratto della ditta ‘colpevole’

Trovato il ‘colpevole’, Salvini passa ai provvedimenti. “È stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino - Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni”, si legge oggi in un nota del Mit. 

Salvini “aveva espresso fin da subito l'esigenza di verificare l'accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza”. E in meno di 24 ha agito, rispondendo così alle critiche di ieri. Per tutta la giornata Salvini non si era fatto viva mentre migliaia di passeggeri si lamentavano del disservizio, bloccati in stazione o a bordo dei treni, senza adeguata assistenza. Alla fine aveva promesso sanzioni contro “chi ha ha lavorato male”. 

Ma cosa è successo ieri? La storia del chiodo

“C'è stato un guasto a una cabina elettrica che alimenta gli impianti di circolazione all'interno del nodo di Roma – ha spiegato al Corriere della Sera Giampiero Strisciuglio, l’amministratore delegato di RfI che gestisce l’infrastruttura ferroviaria –.  E’ stato provocato da alcuni lavori notturni effettuati da un'azienda esterna al gruppo Ferrovie”. Questa attività “non è stata svolta in modo non corretto”. I dipendenti della ditta avrebbero piantato un chiodo nel posto sbagliato, danneggiando un cavo e compromettendo il funzionamento dell’alimentazione elettrica di una cabina. 

Dunque, se un cavo viene tranciato salta tutta la linea ferroviaria italiana? “A quel punto, si è aggiunto il malfunzionamento della stessa cabina: anziché intervenire il sistema di alimentazione alternativo è scattata la messa in sicurezza dell'operatività, scollegando tutto”.

Insomma, anche in RfI potrebbero esserci responsabilità e Strisciuglio ha avviato “un’indagine interna” che si concluderà, anche questa, con i dovuti “provvedimenti”. In ogni caso la “causa principale dell’interruzione del servizio” è stato il “danno sul cavo”. Da qui la decisione di stracciare il contratto con l'azienda appaltatrice. 

Le opposizioni contro il ministro

Il modo in cui Salvini liquida la faccenda non va giù alle opposizioni che chiedono un’informativa urgente del ministro in Parlamento. "Il ministro quando cerca il responsabile della paralisi dei trasporti ferroviari di ieri deve fare solo una cosa: guardarsi allo specchio –  è l’affondo di Elly Schlein, segretaria del Pd – E non solo per ieri, ma per l'odissea che lavoratrici e lavoratori, viaggiatori e pendolari vivono quotidianamente”. 

Schlein: “Salvini si guardi allo specchio”

“Il peggior ministro dei trasporti della storia della Repubblica, dà la colpa del blocco ferroviario a un chiodo! – interviene Angelo Bonelli portavoce di Europa Verde e parlamentare AVS –  Il nostro trasporto è stato abbandonato mentre questo governo con Salvini ha destinato 14 miliardi di euro per fare il ponte sullo stretto di Messina. Dovrebbe dimettersi e con lui i vertici di Rfi”.

Salvini: “Non pianto chiodi”

"Io mi occupo dei finanziamenti che per il 2024 sono di tre miliardi e mezzo per le manutenzioni e 9 miliardi per la rete ferroviaria per recuperare gli anni passati – ha replicato oggi Salvini da Perugia –  E' chiaro che se c'è un errore umano bisogna limitare la possibilità di questi errori".

La ditta in questione “è stata allontanata come è giusto che sia, se ci saranno altre responsabilità interne a Rfi o Ferrovie dello Stato, che emergano. Io mi occupo di trovare soldi e approvare leggi, non vado a piantare chiodi fino a prova contraria”.