Lunedì 23 Dicembre 2024
MASSIMO PANDOLFI
Cronaca

Chico Forti chiama la madre Maria: “Riusciremo a riabbracciarci”. Poi le lacrime

Poche parole, tanta commozione, anche perché la comunicazione era disturbata più che dagli States. Forti: “A Verona sto bene”. L’incontro madre-figlio sarà nei prossimi giorni

Verona, 20 maggio 2024 – Si vedranno nei prossimi giorni. Intanto oggi, lunedì, si sono sentiti per la prima volta al telefono da quando lui, Chico Forti, è stato rimpatriato in Italia. Alle 18.30 Chico, da Verona, ha potuto chiamare sua madre Maria, 96 anni compiuti in febbraio. Il lunedì sarà il loro appuntamento fisso, così come è avvenuto a Miami negli ultimi anni. Poche parole, tanta commozione, anche perché la comunicazione era disturbatissima. Scherzi del destino, quasi più disturbata di quando Chico chiamava dagli States. Però entrambi si sono commossi e hanno espresso la loro felicità. Si sono detti “Dai, ci vediamo presto”. Nei prossimi giorni, probabilmente in settimana, Forti avrà il permesso per andare da Verona a Trento e stare qualche ora con l'anziana madre. “La mia roccia” l'ha sempre definita. Si sono fatti una promessa a vicenda, già da anni: “Riusciremo a riabbracciarci”. Il momento è vicino vicino.

Chico Forti (Ansa)
Chico Forti (Ansa)

Chico Forti è stato condannato all'ergastolo a Miami nel giugno del 2000 per l'omicidio di due anni prima di Dale Pike. Una storia contorta, l'abbiamo raccontata in questi giorni: legata fra l'altro a doppio filo al delitto Versace. Alla fine un processo imbarazzante e approssimativo, tanto che un magistrato del calibro di Ferdinando Imposimato, scomparso nel 2018, disse in tempi non sospetti: “Più che un'errore giudiziario, quello che si è consumato a Miami è stato un orrore giudiziario”.

Chico ha parlato con mamma Maria e con suo fratello Stefano, di sei anni più grande di lui. Vive con la madre, è l'ombra silenziosa ma portante della famiglia. Poi c'è zio Gianni, il cuore di leone come l'ha definito Chico, il fratello di Aldo (papà di Chico, scomparso nel 2001). Gianni in questi quasi 30 anni da tipogtrafo si è trasformato in detective e si è messo a tradurre, analizzare e spiegare tutti i dettagli del processo-farsa.

Chico ha raccontato che sta bene in carcere, è felice, ma è anche stanco morto. In questi ultimi giorni ha dormito praticamente zero. Vive in una stanza con altri due detenuti italiani, domenica al suo arrivo gli hanno anche dedicato tanti applausi e pure una spaghettata. Finalmente può vestire abiti civili, abituato com'era fino a venerdì ad essere solo un numero in Florida. Un numero di matricola.

Chico ha subito chiesto informazioni sulla palestra perché vuole tenersi in forma e si è subito messo a disposizione dell'istituto penitenziario: 'Se avete bisogno, sono pronto ad aiutarvi per qualsiasi lavoro, come facevo nel carcere di Miami'. Non è mai stato capace di star fermo.

E' iniziata la nuova vita di Chico Forti. Sempre in carcere, per ora, certo, ma nuova vita è.