Parma, 11 ottobre 2024 – Chiara Petrolini, la 21enne accusata di omicidio volontario aggravato, soppressione e occultamento di cadavere nel caso dei neonati trovati sepolti a Traversetolo, sarebbe stata nuovamente interrogata dalla procura di Parma, all’inizio di questa settimana. Tuttavia, anche questa volta, avrebbe deciso di non rispondere alle domande del pm. A riportarlo è Repubblica, con tanto di conferma dell’Ansa.
Al termine dell’interrogatorio di garanzia del 26 settembre, l’avvocato della giovane, Nicola Tria, aveva dichiarato che non escludeva che in futuro la sua assistita potesse rispondere e rilasciare nuove dichiarazioni. Ma neanche questa volta è successo.
Petrolini è già stata ascoltata numerose volte da parte degli inquirenti: la prima volta relativamente al primo corpicino ritrovato nella villetta in cui viveva con la famiglia il 7 agosto, in seguito anche per una serie di dichiarazioni volontarie al ritrovamento del secondo bambino. Ma dall’interrogatorio di garanzia è calato il silenzio.
La prossima data ‘importante’ per Chiara Petrolini è quella del 15 ottobre: al tribunale del Riesame di Bologna si discuterà infatti la sua posizione a seguito del ricorso presentato dai pm, che si sono visti negare dal Gip la disposizione della custodia cautelare in carcere. Ma da questo punto di vista, la strada potrebbe essere decisamente in salita: qualora i giudici bolognesi concordassero con la procura parmense, il legale di Petrolini potrebbe infatti a sua volta ricorrere alla Cassazione. Per ora, la 21enne resta agli arresti domiciliari in un appartamento di Parma, dove alloggia con la famiglia sin da quanto il caso è scoppiato.