La guerra del pettegolezzo che poteva far cadere il governo Draghi si nutre di un nuovo capitolo che vede contrapposto Beppe Grillo (foto) al suo amico di sempre, il sociologo Domenico De Masi. Che ieri si è difeso dalle accuse di essere un Giuda. "Non ho svelato nulla di segreto, non sono un pettegolo e non faccio politica. Non ho tradito Grillo". De Masi ha detto di non sentirsi colpito dalle parole del fondatore del Movimento che in un post apparso sul suo blog se l’era presa con "il traditore che si sente eroe", frase che per molti era indirizzata a Luigi Di Maio e che invece, si è scoperto poi, era riferita proprio a De Masi.
A ipotizzarlo lo stesso sociologo, soprattutto dopo le rivelazioni dei giorni scorsi secondo cui Grillo gli avrebbe detto che Draghi aveva chiesto la rimozione di Conte dalla presidenza del M5s. "Il post di Grillo – ha spiegato ieri De Masi – parla di persone cui è stato dato molto e che hanno tradito. Tra queste non ci sono io, perché non ho ricevuto nulla e non ho mai tradito. Credo si riferisse a Di Maio". "Se volessi potrei dire chissà quante cose, ma non lo faccio – ha aggiunto – la riservatezza è un elemento fondamentale tra galantuomini. Non avrei mai fatto quell’intervista al Fatto se Grillo non avesse già detto tutto ai deputati e ai senatori. Inoltre sottolineo che Conte ha dichiarato che Grillo aveva parlato delle pressioni di Draghi anche a lui. Grillo lo ha detto a Conte e a vari parlamentari, ben prima che uscisse la mia intervista". Infine, sul rapporto con Grillo, De Masi sottolinea: "Ho sempre avuto legame positivo con lui, se quanto successo incrina l’amicizia beh... pazienza". Ma sulla sostanza della rivelazione osserva: "Se è una bugia, è una bugia che Grillo ha detto a me, ai deputati e a Conte".
Elena G. Polidori