Sulmona, 11 novembre 2024 – Il Consiglio di Stato ferma l’abbattimento di cervi in Abruzzo. La Sezione Sesta del più alto tribunale amministrativo ha infatti ribaltato l’ordinanza del Tar e confermato la sospensione della delibera con cui la giunta regionale bandisce la caccia selettiva di 469 cervi considerati “in soprannumero”, per limitare i “danni all’agricoltura” e “gli incidenti stradali”. Il Tar dell’Abruzzo aveva invece rigettato il ricorso delle associazione animaliste tra cui WWF, AV, LNDC Animal Protection. Sarà lo stesso Tar ora, come stabilito dal Consiglio di Stato, a doversi pronunciare di nuovo nel merito.
La delibera della giunta Marsilio
Nella delibera n. 509 dell’8 agosto 2024 della giunta abruzzese e del presidente di Regione Marco Marsilio (Fratelli d’Italia) si cita il nulla osta dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ai “piani di prelievo proposti” per due comprensori al di fuori delle aree protette e dispone la caccia selettiva (per sesso ed età) di 469 esemplari in un periodo che va dal 14 ottobre 2024 (per i maschi) e 5 gennaio (per le femmine) al 15 marzo 2025 (15 febbraio per i maschi giovani).
Contro il provvedimento era stata lanciata anche una petizione che già all’inizio di novembre superava le 130mila firme.
Gli ambientalisti
WWF Abruzzo ritiene che i numeri raccolti sugli incidenti stradali provocati dall’attraversamento di cervi e sui danni all’agricoltura non giustifichino l’abbattimento di centinaia di animali e considera il provvedimento un “favore ai cacciatori”.
"La programmazione venatoria deve essere fondata su dati certi, raccolti nelle modalità previste dalla legge – ha affermato Michele Pezone, l'avvocato che ha curato il ricorso delle associazioni animaliste – . Cosa che non è avvenuta in questo caso”.
Contro la “mattanza in Abruzzo” si è espressa Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia e presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell`Ambiente. “Gli abbattimenti di massa non hanno mai risolto veramente i problemi, come dimostra il caso dei cinghiali. Rifletta Marsilio almeno sul colpo che il massacro infliggerà all’immagine di una Regione che finora è servita da esempio virtuoso per la capacità di convivere con gli animali selvatici”.
I vip con Leidaa
A fianco di LEIDAA si sono schierati anche molti vip. Tra gli altri il cantante Al Bano, la conduttrice Alba Parietti, il giornalista Igor Righetti, la cantautrice Grazia Di Michele, la giornalista e conduttrice Alda d`Eusanio, la cantante Fiordaliso, gli attori Andrea Roncato ed Enzo Salvi. “Dobbiamo convivere con gli animali selvatici: evviva i cervi, evviva gli umani e l`intelligenza”, ha dichiarato Al Bano. "La decisione di abbattere i cervi trasmette disprezzo per la vita e il regno animale che deve essere salvato – sono le parole di Alba Parietti –. Aiutiamo questi cervi, trasferiamoli ma preserviamo la loro vita”.