Foggia, 13 novembre 2019 - La furia omicida di un uomo è andata in scena nel Foggiano. Un 69enne incensurato al culmine di una lite ha sparato a una donna vari colpi di pistola, uccidendola sul colpo. Nella sparatoria è rimasta ferita gravemente anche la moglie. Per mettere un sigillo alla mattanza, l'uomo si è poi tolto la vita, rivolgendo l'arma contro di sè.
E' accaduto in un'abitazione nelle campagne di Cerignola, in localita' 'Posta Aucello'. L'assassino è Francesco Ciuffrida, agricoltore, mentre la donna rimasta uccisa è Luminita Brocan, rumena di 53 anni e vicina di casa della coppia. Ciuffrida, prima di togliersi la vita, avrebbe ferito la moglie - Giuseppina Pantone di 65 anni - non si sa se intenzionalmente o per errore, sempre con un colpo di pistola. La donna, di 65 anni, è stata portata d'urgenza in elisoccorso all'ospedale di San Giovanni Rotondo.
La ricostruzione e la scena del delitto
L'omicidio suicidio è avvenuto nel cortile esterno del casolare di campagna di proprietà dei coniugi Ciuffreda. Luminita Brocan, la donna uccisa, faceva da custode col marito e viveva in un casolare attiguo. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, Francesco Ciuffreda - che ha usato una pistola regolarmente registrata - avrebbe sparato alla moglie Giuseppina, ferendola alla testa. A quel punto, Luminita Brocan sarebbe intervenuta in difesa della donna e l'uomo le ha sparato ferendola mortalmente all'addome e al torace prima di uccidersi con un colpo alla testa.
È stato poi il marito di Luminita, che si trovava poco distante in campagna, a dare l'allarme dopo avere sentito gli spari e a chiamare per telefono il figlio dell'uomo. Una volta giunto, questi ha soccorso la madre portandola in ospedale. Giuseppina Pantone è ora è ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo e nelle prossime ore potrebbe essere sottoposta a un intervento chirurgico. Dalla prime informazioni raccolte, sembra che l'uomo stesse attraversando un periodo di depressione dopo avere scoperto di avere una grave malattia.
Mistero sul movente dell'omicidio suicidio
L'omicidio suicidio è avvolto nel mistero. L'uomo non ha lasciato alcun messaggio né un biglietto e non risultano, sottolineano gli investigatori, pregresse situazioni di contrasto, né all'interno della coppia né di vicinato. In passato non c'era stata, spiegano, nessuna querela, nessun intervento né lamentela.