Lunedì 21 Ottobre 2024
GIOVANNI ROSSI
Cronaca

Cerca di accoltellare agente. Poliziotto spara e lo uccide. Salvini: non ci mancherà

Verona, muore un migrante del Mali di 26 anni. Aveva diversi precedenti. Il Pd attacca il leader della Lega: festeggiare per una tragedia è vergognoso.

Cerca di accoltellare agente. Poliziotto spara e lo uccide. Salvini: non ci mancherà

La polizia e gli operatori del pronto soccorso attorno al corpo dell’uomo di 26 anni

Cronaca e politica tornano a intrecciarsi. Nella modalità più spietata. Quella che fa passare in secondo piano un fatto drammatico per trasformarlo in polemica di schieramento e strizzate d’occhio sui social. A Verona un 26enne migrante maliano, in evidente stato di alterazione psichica, aggredisce armato di coltello da cucina la polizia ferroviaria che gli spara e lo uccide. A reagire, probabilmente per legittima difesa (ma questo lo accerterà l’inchiesta affidata al pm Maria Diletta Schiaffino), è un agente con molti anni di servizio. A disposizione degli inquirenti tutte le immagini delle telecamere nella zona. "L’indagine – avvisa una nota congiunta di procura e questura – potrà quindi avvalersi di riscontri oggettivi fondamentali per una ricostruzione completa e imparziale". Questo è quanto si sa (finora).

Intorno alle 5 di mattina, il giovane – già noto alle forze dell’ordine e con precedenti per droga – vandalizza le vetrine di alcuni negozi all’interno della stazione di Porta Nuova. L’"indemoniato" – così definito ai testimoni – esce poi dallo scalo e, con il coltello in mano, minaccia una pattuglia di vigili urbani impegnata nelle rilevazioni di un incidente stradale. Scatta l’allarme. Il giovane si dilegua per poi riapparire in stazione intorno alle 7. Estrae di nuovo l’arma e prova ad accoltellare gli agenti della Polfer. Non appare contenibile (e sarà l’autopsia a chiarire perché). Un agente esplode tre colpi in successione, uno dei quali colpisce al petto il 26enne. Lo stesso poliziotto tenta un disperato massaggio cardiaco, ma il giovane – del quale non vengono rese note le generalità – muore nonostante i soccorsi.

"Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere", è il commento sui social del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Parole che fanno apparire gli spari come un "dovere" e non come l’extrema ratio di un’operazione di contenimento, sempre in attesa del vaglio della procura (che intanto già esclude la matrice terroristica).

Sul profilo Facebook del numero uno del Carroccio, anche i follower non mostrano la minima pietà per il deceduto. "Meglio lui che il poliziotto". La solidarietà agli agenti tende al caricaturale: "Medaglia d’oro con encomio". C’è chi rilancia: "Due medaglie d’oro". E chi sentenzia: "Chi non rispetta le forze dell’ordine deve essere punito". Trova indirettamente spazio anche il neo acquisto Roberto Vannacci: "Ora – scrive un fan – spero diano una medaglia al poliziotto e non una condanna perché dalla magistratura c’è da aspettarsi ‘Il mondo al contrario’".

"Seminare odio fa male a tutti – reagisce Franco Mirabelli (Pd) –. È un principio elementare di umanità non gioire per la morte di una persona, qualunque cosa abbia fatto, e vedere Salvini festeggiare è una vergogna per il nostro Paese". Aggiunge Luana Zanella per Avs: "Salvini non rende conto né delle sue responsabilità – il fallimento delle politiche di sicurezza – né dei principi basilari del rispetto".